Una consuetudine che si ripete e che quest’anno assume contorni ancora più critici: per l’anno scolastico 2025-2026, nessuna libreria o cartolibreria del Comune di Ardea figura nell’Albo dei Rivenditori Autorizzati dei libri di testo per le scuole primarie statali e paritarie. Una realtà che costringe centinaia di famiglie a rivolgersi a esercizi commerciali situati in altri comuni, con costi aggiuntivi, tempi più lunghi e disagi logistici. «Siamo costretti a fare chilometri per avere un servizio che dovrebbe essere garantito nel nostro comune», denuncia un rappresentante dei genitori, sottolineando il disagio che si aggiunge alla normale routine di fine estate. Per molte famiglie, soprattutto per chi non dispone di mezzi propri, l’assenza di fornitori locali si traduce in spostamenti complessi tra comuni limitrofi come Marino, Albano Laziale, Anzio, Genzano di Roma, Ripi, Roma, Nettuno e Aprilia, dove operano le librerie autorizzate. La situazione non è una novità: negli anni precedenti Ardea aveva registrato analoghe difficoltà, sempre legate alla mancata adesione degli esercenti locali all’Albo. Tra le cause, la complessità delle procedure burocratiche, la scarsa convenienza economica dei rimborsi cedole e i lunghi tempi di attesa per le restituzioni, così come una comunicazione non sempre chiara tra amministrazione comunale e operatori commerciali. Il risultato è che le famiglie devono programmare percorsi alternativi, spesso percorrendo decine di chilometri per completare l’acquisto dei testi scolastici. Oltre alla perdita di tempo, si sommano costi aggiuntivi per carburante e trasporto, senza contare l’organizzazione di orari e spostamenti per chi lavora o ha più figli da gestire. La mancata presenza di librerie locali solleva interrogativi sulla capacità del Comune di Ardea di garantire servizi essenziali ai propri cittadini e di sostenere le attività commerciali del territorio, creando un problema che si ripete ormai da anni e che i genitori sperano possa trovare finalmente una soluzione.
