martedì, Settembre 2, 2025

Casalotti, il M5S attacca: “Non centri d’accoglienza ma scuole moderne per il quartiere”

A Casalotti la polemica resta accesa attorno al nuovo Centro di accoglienza straordinaria (CAS), previsto a pochi passi dall’Istituto comprensivo di via Boccea 590. Mentre i residenti continuano a mobilitarsi con petizioni e proteste, il Movimento 5 Stelle interviene con una nota dura firmata dalla capogruppo in Campidoglio Linda Meleo e dalla capogruppo del Municipio XIII Giuseppina Castagnetta.“Casalotti non ha bisogno di polemiche o di false soluzioni calate dall’alto. Ha bisogno di scuole moderne, di una politica trasparente e di istituzioni che ascoltino e diano soluzioni al territorio”, dichiarano le due esponenti pentastellate, che puntano il dito contro il governo Meloni e la giunta capitolina. Al centro della contestazione, il progetto – ora archiviato – nato durante la consiliatura Raggi: un nuovo campus scolastico da 9 milioni di euro che avrebbe dovuto sostituire l’attuale edificio in affitto, con un risparmio stimato di 2,3 milioni di euro all’anno. “La Giunta Gualtieri ha scelto di cancellare un investimento sostenibile e innovativo, privando il quartiere di un’infrastruttura fondamentale”, accusano Meleo e Castagnetta. Sul fronte politico, non mancano critiche al governo nazionale, accusato di “alimentare paure e tensioni sociali” invece di intervenire per sospendere le procedure relative all’apertura del centro. Nel frattempo, la Prefettura prosegue con bandi e gare per l’attivazione del CAS, destinato ad accogliere fino a 100 persone. Ma i cittadini ribadiscono le proprie perplessità, soprattutto per la vicinanza con la scuola, e annunciano nuove iniziative di protesta. “L’unica vera risposta alle famiglie del territorio – concludono le consigliere M5S – è investire su istruzione, servizi pubblici e inclusione, non giocare sulle paure delle persone”.

Articoli correlati

 

Ultimi articoli