Un silenzio carico di commozione ha avvolto questa mattina la chiesa di San Martino Vescovo, gremita all’inverosimile per l’ultimo saluto a Daniele Vallenari, 45 anni, conosciuto da tutti come il “gigante buono”. Un uomo dal cuore grande, strappato alla vita il 13 agosto scorso, seguito sei giorni dopo dalla compagna, Gioia Fioravanti, 36 anni, rimasta vittima di un incidente sulla statale Aurelia. Un doppio dramma che ha scosso le famiglie e l’intera comunità, unite nel dolore in una cerimonia che ha assunto i toni di un abbraccio collettivo. Nella piccola frazione di Borgo San Martino, dove Daniele era cresciuto e dove aveva costruito i suoi legami più forti, si sono stretti intorno alla famiglia il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, e il vicesindaco Riccardo Ferri, insieme a centinaia di cittadini. Agricoltore insieme al padre Ivo e ai fratelli, Daniele era conosciuto per la sua disponibilità e il suo sorriso. Ma accanto al lavoro, coltivava passioni che lo rendevano unico: la musica, in primis. Suonava la chitarra, spesso anche nella stessa chiesa dove oggi è stato salutato, ed era cantante in una band. Amava gli Afterhours e le canzoni di Manuel Agnelli, che proprio poche settimane fa si erano esibiti a Ladispoli per l’Etruria Eco Festival. Oltre alla musica, la sua forza lo aveva portato a diventare campione di braccio di ferro, senza però mai rinunciare all’adrenalina dei motori. «Era una persona che sapeva dare tanto agli altri» ha ricordato don Riccardo durante l’omelia, sottolineando come la sua voce e la sua chitarra continueranno a vivere nei ricordi di chi lo ha conosciuto. Un addio doloroso, aggravato dal destino che in pochi giorni ha spezzato due vite, lasciando un vuoto incolmabile a Borgo San Martino e a Ladispoli, dove Daniele e Gioia resteranno per sempre nel cuore di chi li ha amati.