Cestini usati come cassonetti, sacchetti abbandonati accanto alle panchine, bottiglie infilate nei giochi dei bambini. Lo scenario, purtroppo, non cambia. Ma stavolta c’è una novità: a multare un trasgressore non sono state solo le telecamere, bensì le fotografie scattate dai cittadini. È accaduto sabato in piazza Leandra, dove un uomo è stato individuato e sanzionato grazie agli scatti inviati da alcuni residenti. A renderlo noto sono il Comune e la Csp, che parlano di un primo caso concreto di applicazione del nuovo decreto-legge 116/2025, in vigore dal 9 agosto. Il provvedimento introduce una svolta: le immagini provenienti non solo dagli impianti comunali e autostradali, ma anche da telecamere private o dai telefonini dei cittadini, possono essere utilizzate come prova per accertare violazioni ambientali. In altre parole, chi fotografa o filma un illecito – come l’abbandono dei rifiuti – esercita un vero e proprio diritto/dovere civico. E le conseguenze economiche non sono lievi. Le multe variano da 1.188 euro per i rifiuti non pericolosi fino a 18mila euro per vetro, ingombranti o sacchetti lasciati per strada. Nei casi più gravi, è previsto addirittura l’arresto con pene da sei mesi a sette anni. “Invitiamo i cittadini a continuare a collaborare: basta fare delle foto chiare, contattare le autorità competenti e allegare la documentazione – spiegano dal Comune – perché il decoro urbano è un impegno collettivo”. Un messaggio diretto, che segna l’avvio di un nuovo modello di controllo: residenti trasformati in “sentinelle del decoro” a supporto di Comune e polizia locale, con la legge che, per la prima volta, legittima pienamente questa alleanza.
Civitavecchia, foto contro gli incivili: primo multato grazie alle segnalazioni dei cittadini
