martedì, Settembre 2, 2025

PalaGalli, acceso dibattito sul futuro: sul tavolo anche l’ipotesi project financing, ma le società si dividono

Non si placa il confronto sul destino del PalaGalli. Nei giorni scorsi, a Palazzo del Pincio, il Comune ha convocato un tavolo con le associazioni sportive per discutere delle possibili soluzioni utili a ridare vita all’impianto. Tra le ipotesi emerse anche quella del project financing, avanzata dall’imprenditore e consigliere di amministrazione della Snc, Ivano Iacomelli. L’idea ha trovato il sostegno di alcune realtà presenti, ma ha registrato anche forti perplessità, in particolare da parte della società Nautilus. «Nel corso della riunione si è parlato anche della possibilità di avere spazi acqua nella piscina di via Maratona per gli allenamenti delle giovanili – ha spiegato Lisi in un’intervista a Civonline –. Ma non vedo un cammino chiaro. Noi attendiamo i bandi per PalaGalli e per la piscina di largo Galli. Quanto proposto da Iacomelli non ci convince». Secondo Nautilus, il project financing rischierebbe di privatizzare un bene che appartiene alla comunità sportiva: «Parliamo dell’impianto più importante della città, costruito grazie all’impegno e ai sacrifici di tanti sportivi. Non può essere gestito secondo logiche private. Il Comune deve trovare una soluzione pubblica, che tuteli le associazioni e garantisca accesso a tutti. Il privato, inevitabilmente, guarda ai propri interessi». Il futuro, intanto, resta incerto. La stagione sportiva, di fatto, è compromessa: «Il PalaGalli non aprirà a breve – ha aggiunto Lisi –. Noi ci siamo già organizzati a Viterbo, dove disputeremo le gare di serie A1 per evitare disagi alle squadre provenienti da tutta Italia. Serve una visione nuova, non ci si può limitare a dire che non ci sono soldi». Una critica severa viene rivolta anche alla gestione del passato: «Se l’impianto è ridotto in queste condizioni, è il frutto di anni di errori. Iacomelli ha fatto parte della storia dello Stadio del Nuoto, ma anche di scelte sbagliate di cui oggi paghiamo ancora le conseguenze». In attesa che l’amministrazione definisca la strada da intraprendere, le società locali lamentano l’assenza di prospettive concrete: «Non parteciperemo a Sport in Piazza – ha concluso Nautilus – perché non sapremmo cosa proporre ai ragazzi e alle famiglie. Sarebbe un gesto inutile». Il nodo PalaGalli, dunque, resta aperto e appare destinato a infiammare ancora il dibattito cittadino nei prossimi mesi.

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