Non è più il “parco del sesso”. Da un paio d’anni il giardino Pertica di via Alessandro Volta, a Testaccio, ha smesso di essere teatro di incontri notturni organizzati attraverso chat dedicate, come la famigerata TestaccioSex. Una svolta che ha riportato un po’ di serenità ai residenti delle vie limitrofe, esasperati da anni di degrado e frequentazioni poco compatibili con un’area destinata a bambini e famiglie. La soddisfazione dei cittadini, però, resta a metà. L’area giochi del giardino, infatti, non è ancora pienamente fruibile. Altalene e scivoli restano spesso off limits, con cancelli chiusi e orari d’apertura incerti. Una contraddizione evidente per uno spazio che, almeno sulla carta, dovrebbe essere un punto di riferimento per i più piccoli del quartiere. La storia del giardino Pertica è segnata da una lunga e travagliata vicenda amministrativa. Nato in parallelo al PUP di via Alessandro Volta, il parcheggio interrato che per anni ha conosciuto modifiche progettuali e continui stop and go, il giardino ha seguito lo stesso destino fatto di ritardi e rinvii. La sua apertura era stata annunciata dall’amministrazione municipale nel 2017, ma la gestione è rimasta per lungo tempo in bilico. Affidato inizialmente a un’associazione del territorio, è poi rimasto senza una guida stabile. E in assenza di qualcuno che si occupasse di aprire e chiudere i cancelli, lo spazio era scivolato in una sorta di “terra di nessuno”, finendo per essere usato per scopi ben diversi da quelli per cui era nato. Oggi il problema è diverso ma non meno evidente: non più incontri notturni, ma giochi inaccessibili e famiglie costrette a rinunciare. Un paradosso che i residenti continuano a segnalare, chiedendo al Comune e al Municipio di restituire finalmente il giardino Pertica ai bambini di Testaccio.






