Dopo i lavori di riqualificazione effettuati in vista del Giubileo dei Giovani, la stazione della metro A di Anagnina si prepara a una nuova fase di interventi strutturali. L’obiettivo è completare un percorso di rigenerazione che non riguarda soltanto il ripristino delle aree verdi, ma soprattutto l’ampliamento del parcheggio di scambio, infrastruttura cruciale per la mobilità di Roma sud-est. A marzo 2025 il consigliere capitolino Dario Nanni aveva denunciato pubblicamente lo stato di abbandono dello scalo: rastrelliere per le biciclette sommerse dalle sterpaglie, aree trasformate in discariche a cielo aperto, servizi igienici inutilizzabili. Una situazione che, a pochi mesi dal maxi evento giubilare previsto a Tor Vergata, aveva fatto scattare l’allarme in Campidoglio e portato alla creazione di una task force di Atac per intervenire almeno sui problemi più urgenti. Gli interventi immediati hanno permesso di sostituire e revisionare impianti di traslazione, ristrutturare i bagni e impermeabilizzare alcune aree, oltre alla realizzazione di nuovi sistemi di raccolta e smaltimento delle acque piovane. Un restyling necessario per garantire il funzionamento dello snodo durante l’afflusso straordinario di pellegrini, ma non sufficiente per sanare criticità storiche. La vera novità riguarda ora il parcheggio di scambio, nodo essenziale per i pendolari che quotidianamente raggiungono Roma dall’hinterland sud. Attualmente dotato di 514 posti auto, sarà ampliato con ulteriori 258 stalli grazie a strutture modulari. Secondo il cronoprogramma, i lavori partiranno nei prossimi mesi e termineranno a giugno 2026. Il presidente della commissione Mobilità Giovanni Zannola, dopo un sopralluogo, ha annunciato l’imminente apertura del cantiere: «Parliamo di un progetto atteso da anni, che finalmente si concretizza. L’ampliamento del parcheggio di scambio rappresenta un passo fondamentale per rendere più efficiente l’accesso al trasporto pubblico e ridurre il traffico privato in ingresso sulla città». L’ampliamento del parcheggio è infatti al centro del dibattito politico e tecnico dal 2020, ma solo ora si avvia verso la realizzazione concreta. Una volta ultimato, il parcheggio porterà a quota 772 i posti disponibili, rafforzando il ruolo della stazione Anagnina come hub strategico di interscambio per Roma sud. Un’opera che segna un nuovo capitolo per una stazione che, da simbolo di degrado, potrebbe finalmente tornare a essere un’infrastruttura moderna ed efficiente al servizio di cittadini e pendolari.