La città di Anzio piange la scomparsa di Vittorio Del Giaccio, 62 anni, figura simbolo della ristorazione locale e gestore del noto ristorante “Vittorio al Porto” in via del Porto Innocenziano. La notizia della sua morte, giunta nelle ultime ore, ha gettato nello sconforto amici, clienti e colleghi, che lo ricordano come un professionista instancabile e un punto di riferimento per la comunità. Del Giaccio era da sempre legato al mondo della ristorazione: nel corso degli anni aveva aperto e gestito numerose attività tra Anzio e Nettuno, tra cui lo storico “Castelletto” di Villa Borghese a Nettuno, prima di inaugurare il suo ultimo progetto, il ristorante che porta il suo nome proprio nel cuore del porto. La sua passione per l’accoglienza e per la cucina lo aveva reso uno dei volti più conosciuti della movida gastronomica del litorale. Figlio di Zì Gianni Del Giaccio, icona dello sport locale, nuotatore e pallanuotista protagonista di epiche traversate in mare aperto, Vittorio aveva seguito le orme del padre anche nello sport. Da giovane era stato un valido giocatore di pallanuoto, indossando la calottina del Vasas Anzio, squadra storica della città. Il cordoglio è unanime. L’Associazione Commercianti e Ristoratori di Anzio ha voluto dedicargli un messaggio di affetto sui social, sottolineando il vuoto che lascia nella comunità: «Vittorio non era solo un ristoratore, era un amico, un compagno di avventure e un simbolo della nostra città. Il suo sorriso e la sua passione per il lavoro resteranno sempre con noi». Nei prossimi giorni verrà comunicata la data dei funerali, che si preannunciano molto partecipati, segno dell’affetto e della stima che Anzio nutre per uno dei suoi cittadini più conosciuti.