venerdì, Settembre 5, 2025

Gaza, 700 giorni di bombe, ieri altri 69 morti. Il papa a Herzog: “Tregua e 2 Stati”

Il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha risposto con un duro no all’ultima offerta di Hamas per un accordo globale e il rilascio degli ostaggi. Ben-Gvir ha detto: “Per non dover più rispondere ai messaggi vuoti di Hamas, non ci deve essere più Hamas. Questa dovrebbe essere l’unica risposta a questi terroristi nazisti: scegliete tra la resa totale, il disarmo completo, l’emigrazione volontaria dalla Striscia di Gaza e il ritorno immediato di tutti i rapiti – senza alcun indennizzo sotto forma di rilascio di migliaia di Sinwar dalle prigioni – o sarete completamente distrutti”.Qualsiasi visita del presidente francese Emmanuel Macron in Israele “non ha senso” finché la Francia “persiste nella sua iniziativa e in sforzi che danneggiano gli interessi di Israele”. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar, esortando il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot a ritirare il piano di Parigi di un riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese previsto per questo mese. Lo riporta Times of Israel citando una nota dell’ufficio del ministro. In una telefonata, Sa’ar ha invitato Barrot “a riconsiderare l’iniziativa francese di riconoscere uno ‘Stato palestinese'”, spiegando che l’iniziativa “mina la stabilità in Medioriente e danneggia gli interessi nazionali e di sicurezza di Israele”, si legge. “Israele vuole buone relazioni con la Francia, ma la Francia deve rispettare la posizione di Israele quando si tratta di questioni essenziali per la sua sicurezza e il suo futuro”, ha chiarito Sa’ar durante la conversazione. Un alto funzionario dell’UNICEF ha avvertito che Gaza City sta diventando un luogo “dove l’infanzia non può sopravvivere”. Lo scrive l’agenzia di stampa turca Anadolu. “È una città di paura, fuga e funerali” ha affermato Tess Ingram, responsabile della comunicazione dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, durante una conferenza stampa. “L’impensabile non si profila; è già qui”, ha detto Ingram, avvertendo: “L’escalation è in corso”. La funzionaria ha descritto dettagliatamente gli strazianti incontri con famiglie costrette a fuggire più volte e ha detto: “Ho incontrato bambini separati dai loro genitori in quel caos. Madri i cui figli sono morti di fame. Madri che temono che i loro figli saranno i prossimi. Ho parlato con bambini nei letti d’ospedale, i loro corpicini dilaniati dalle schegge”. Ingram ha avvertito che il crollo dei servizi essenziali sta lasciando i più giovani e vulnerabili di Gaza “in lotta per la sopravvivenza”. Ha osservato che solo 44 dei 92 centri ambulatoriali di trattamento nutrizionale dell’UNICEF a Gaza City sono ancora operativi, privando migliaia di bambini malnutriti di un supporto fondamentale. “Questo è ciò che significa la carestia in una zona di guerra, ed era ovunque guardassi a Gaza City”, ha detto. “Il nostro team sta facendo tutto il possibile per aiutare i bambini – ha detto ancora – ma potremmo fare molto di più, raggiungere ogni bambino qui, se le nostre operazioni sul campo fossero abilitate su larga scala e fossimo adeguatamente finanziati”, ha aggiunto. “La sofferenza dei bambini nella Striscia di Gaza non è casuale. È la conseguenza diretta di scelte che hanno trasformato Gaza City e l’intera Striscia in un luogo in cui la vita delle persone è sotto attacco, da ogni angolazione, ogni giorno”.Alti funzionari dello Shin Bet, durante la riunione indetta dal premier Benjamin Netanyahu per valutare la “situazione” in Cisgiordania, hanno avvertito che l’Autorita’ Nazionale Palestinese sta mostrando segni di cedimento. Se questo avvenisse, aumenterebbe il rischio di una “rivolta” nei Territori palestinesi occupati. Secondo quanto riferito da Channel 12, i funzionari della sicurezza hanno espresso preoccupazione per la grave crisi economica che l’Anp sta affrontando, sottolineando che “la disoccupazione e’ in aumento, il personale di sicurezza riceve una retribuzione scarsa o nulla e le funzioni principali si stanno erodendo. Questi fattori potrebbero innescare il caos”. Lo Shin Bet ha sostenuto che l’Anp in ultima analisi serve gli interessi di Israele e dovrebbero quindi essere adottate misure per impedirne il collasso, incluso il ripristino dei fondi che il governo da tempo ha deciso di trattenere. Quest’ultima e’ un’iniziativa fortemente voluta dal ministro delle Finanze e leader di estrema destra Bezalel Smotrich che da maggio ha completamente bloccato i trasferimenti fiscali a Ramallah, pari finora a circa 900 milioni di shekel (230 milioni di euro). Una trentina di coloni israeliani ha fatto irruzione nel villaggio di Khallet al-Daba, a sud di Hebron, ferendo una decina di residenti palestinesi. Lo hanno riferito attivisti locali, citati da Haaretz. Truppe israeliane sono state inviate sul posto. Khallet al-Daba è uno dei 12 villaggi di Masafer Yatta, dove vive un migliaio di palestinesi, al centro del documentario “No Other Land” sulla violenza dell’occupazione israeliana, vincitore quest’anno dell’Oscar. Tra i protagonisti della pellicola, anche l’attivista Awdah Hathaleen, ucciso dal colono Yinon Levi lo scorso luglio. Nella zona di recente sono aumentate le demolizioni di sgtrutture  palestinesi da parte delle autorità israeliane, che ha distrutto la maggior parte della comunità, inclusi 25 edifici, sei grotte residenziali, 10 cisterne d’acqua e sette pozzi. Una settimana fa, i coloni hanno piazzato quattro roulotte vicino alle case del villaggio di Umm al-Khair, atto che prelude alla creazione di un nuovo insediamento illegale. L’esercito israeliano di norma non interviene contro le violenze dei coloni.

Articoli correlati

Ultimi articoli