L’ospedale dei Castelli Romani, ad Ariccia, segna un nuovo passo nel rafforzamento della sanità territoriale. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha inaugurato i nuovi servizi, sottolineando come la struttura stia diventando un vero punto di riferimento per il territorio dell’Asl Roma 6. Tra gli interventi principali vi è l’attivazione del reparto di medicina nucleare, destinato a offrire diagnostica avanzata e rispondere alle esigenze dei pazienti del territorio senza dover cercare cure altrove. Sono stati inoltre ampliati i posti letto di neurologia e oncologia, con l’assunzione di nuovi specialisti e l’introduzione di apparecchiature diagnostiche all’avanguardia. “Portare finalmente la medicina nucleare all’ospedale dei Castelli significa dare una migliore risposta ai pazienti”, ha dichiarato Rocca. Secondo il presidente regionale, l’ospedale è in crescita costante: nel 2024 ha erogato 1,2 milioni di prestazioni in più rispetto al 2022, consolidando il ruolo della struttura come “Policlinico dei Castelli”. L’obiettivo è coniugare qualità delle cure, prossimità e innovazione tecnologica, rafforzando la capacità dell’ospedale di fornire servizi sanitari completi e tempestivi. Rocca ha anche commentato il recente disegno di legge delega approvato dal Consiglio dei Ministri, che riforma le professioni sanitarie e interviene sulla responsabilità professionale: Lo “scudo penale” protegge i medici, perseguibili solo in caso di colpa grave. È previsto il riordino della medicina del territorio, per rispondere meglio alle esigenze regionali. “È un segnale di attenzione alla classe medica, atteso e dovuto. La riorganizzazione delle professioni sanitarie è un passo importante”, ha aggiunto Rocca. L’inaugurazione sottolinea l’impegno della Regione Lazio nel migliorare la sanità locale, valorizzando strutture come l’ospedale dei Castelli, che diventano centri di riferimento sia per i cittadini sia per l’innovazione tecnologica. Il rafforzamento dei servizi e l’incremento dei posti letto rappresentano un esempio concreto di potenziamento della medicina territoriale, con effetti diretti sulla qualità dell’assistenza sanitaria nella provincia di Roma.