“Se Hamas non libera tutti gli ostaggi sarà brutta”. Lo ha detto Donald Trump nello studio ovale. “Dipende da Israele ma se la vedranno brutta”, ha aggiunto il Presidente degli Stati Uniti aggiungendo che i negoziati con “Hamas sono in fase avanzata”. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che le operazioni militari a Gaza City si intensificheranno finché Hamas non rilascerà gli ostaggi israeliani e non procederà al disarmo. “Quando la porta si apre, non si chiude, e l’attività dell’Idf aumenterà finché gli assassini di Hamas non accetteranno le condizioni poste da Israele per porre fine alla guerra, a partire dal rilascio di tutti gli ostaggi e dal disarmo”, ha affermato. Nella dichiarazione, Katz ha annunciato che Israele aveva emesso un ordine di evacuazione in vista di un attacco a un edificio. Nell’ultima settimana, gli attacchi a Gaza City si sono intensificati, causando un numero di vittime superiore alla media.
In un messaggio sul proprio canale Telegram, Idf, le forze di difesa israeliane, avvisano gli abitanti di Gaza City di spostarsi verso Sud, in una “zona umanitaria”, di cui allegano anche una foto.”Alla luce dell’espansione dell’operazione di terra a Gaza City e della presa delle roccaforti di Hamas nell’ambito dell’Operazione ‘Gideon’s Chariots II'”, le IDF hanno annunciato oggi la designazione di un’area umanitaria a Khan Yunis. “L’area umanitaria comprende infrastrutture umanitarie essenziali come ospedali da campo, condutture idriche e impianti di desalinizzazione, oltre alla fornitura continua di cibo, tende, medicinali e attrezzature mediche all’area, che saranno fornite in coordinamento con il COGAT e la comunità internazionale”. L’ex capo di stato maggiore dell’Idf, il tenente generale Herzi Halevi, cercò di convincere il primo ministro Benjamin Netanyahu ad accettare un accordo che avrebbe visto la liberazione di tutti gli ostaggi prima dell’offensiva di Rafah dello scorso anno, ma il premier respinse fermamente la proposta. Lo riferisce l’emittente pubblica Kan, citando fonti anonime, le quali spiegano che nei mesi precedenti l’operazione nella città meridionale della Striscia, Halevi spinse per un accordo di cessate il fuoco che avrebbe visto tutti gli ostaggi rilasciati in un’unica fase. Ma il premier israeliano la definì una “sconfitta”. L’offensiva in corso a Gaza City “si è ulteriormente intensificata oggi, aumentando i danni ai civili e alle strutture da cui dipendono per sopravvivere”. Lo ha dichiarato in mattinata il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric, nel corso dell’incontro quotidiano al Palazzo di Vetro, a New York, con i media internazionali. “Poco fa – ha aggiunto – le forze israeliane hanno attaccato un edificio che, a loro dire, veniva utilizzato per eseguire attacchi contro di loro. Le informazioni iniziali raccolte indicano che le tende che ospitano persone sfollate nelle vicinanze sono state danneggiate. Siamo anche preoccupati per l’annuncio che altri edifici saranno presto attaccati”. “Questi sviluppi – ha continuato Dujarric – stanno costringendo un numero crescente di persone a fuggire in un luogo dove quasi tutti sono già stati sfollati, spesso più volte, e dove la carestia, come sapete, è appena stata confermata. I nostri colleghi umanitari ci dicono che al nord le persone sono esauste”. Le Nazioni Unite non hanno ancora trovato un accordo con gli Stati Uniti per togliere il divieto di ingresso ai rappresentanti palestinesi, incluso il presidente Mahmoud Abbas, per permettere loro di partecipare ai lavori dell’Assemblea generale dell’Onu, che vedrà la sessione d’alto livello cominciare tra circa due settimane. “Siamo in contatto con il dipartimento di Stato americano – ha dichiarato il portavoce, Stephane Dujarric – per cercare di ottenere qualche chiarimento e ovviamente speriamo in un ritiro della decisione, in base ai loro obblighi legati agli Headquarters Agreement”. Il riferimento è agli accordi stipulati nel 1947 tra Onu e gli Stati Uniti, Paese ospitante, che obbligano gli Usa a far partecipare ai lavori dell’Onu tutte le persone invitate ufficialmente, inclusi membri di governo e funzionari”. I coloni israeliani sono scesi nel villaggio palestinese di Khallet A-Daba nella Cisgiordania occupata, attaccando i residenti con bastoni e spray al peperoncino. Il video ottenuto dall’attivista palestinese Adeeb Huraini, 26 anni, mostra un uomo anziano con tagli sulla testa e sulla gamba e una donna il cui velo era intriso di sangue.Un altro video mostra Basel Adra – un’attivista locale che ha contribuito a dirigere il documentario No Other Land – che tiene in braccio un bambino con sangue sulla testa. Secondo Adra sono nove i palestinesi ricoverati in ospedale dopo l’attacco.
Trump: “Hamas liberi ostaggi o se la vedrà brutta”. Katz: “Si apre inferno a Gaza”
