Un ordigno di notevole potenza è stato fatto esplodere questa mattina, poco dopo le 5, nell’androne di una palazzina di via Guido Rossa, nel quartiere popolare delle case Arlecchino a Latina. La deflagrazione, udita in gran parte della zona, ha spinto numerosi residenti a scendere in strada, impauriti dal forte boato. I danni sono ingenti: distrutto l’ascensore del condominio al civico 10, in frantumi la statua della Madonnina che si trovava accanto al portone d’ingresso, vetri rotti sia sul fronte sia sul retro dell’edificio. Colpite anche alcune abitazioni vicine e la chiesa di Santa Rita, che sorge di fronte al complesso. Sul posto sono immediatamente intervenuti Vigili del Fuoco, cinque pattuglie dei Carabinieri e la Scientifica. L’area è stata recintata e isolata per consentire i rilievi. Le indagini sono coordinate dal maggiore Paolo Perrone, che con la sua squadra sta verificando la tipologia dell’ordigno utilizzato – forse una bomba carta di potenza superiore a quelle comuni – e ricostruendo la dinamica dell’episodio. Al momento nessuna pista viene esclusa: l’ipotesi principale resta quella dell’intimidazione, vista la situazione del quartiere, già da tempo sotto osservazione delle forze dell’ordine come nuova piazza di spaccio a Latina. Negli ultimi mesi, infatti, la zona è stata teatro di numerosi controlli e arresti per traffico di droga. Nonostante l’esplosione, non si registrano feriti, ma il clima resta teso. Molti abitanti hanno parlato di paura e insicurezza, sottolineando come l’episodio sia un segnale preoccupante di una possibile escalation criminale. Le indagini proseguiranno nelle prossime ore con verifiche tecniche sull’ordigno e l’analisi di eventuali immagini di videosorveglianza. Intanto, la comunità delle case Arlecchino si ritrova a fare i conti con l’ennesimo episodio che mina la serenità di chi abita in questa zona di Latina.
