lunedì, Settembre 8, 2025

Lazio, dalla Regione 35 milioni per la Blue Economy e i Comuni costieri

La Regione Lazio ha annunciato un pacchetto di investimenti da oltre 35 milioni di euro per sostenere la Blue Economy, la riqualificazione dei litorali e le imprese della filiera del mare. L’iniziativa, presentata dalla vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico Roberta Angelilli, rappresenta il più ampio piano mai stanziato a livello regionale in questo settore. L’obiettivo è trasformare il litorale laziale in un motore di sviluppo sostenibile, innovazione e attrattività turistica. 24 milioni di euro saranno destinati a 21 progetti di riqualificazione urbana e degli arenili, con il cofinanziamento dei Comuni. I primi 12 progetti, tra cui San Felice Circeo, Pomezia, Formia, Sabaudia, Fiumicino e Ponza, hanno ottenuto 14 milioni di euro. I successivi 9 progetti, tra cui Minturno, Anzio, Civitavecchia e Gaeta, riceveranno 10 milioni di euro. Gli interventi riguardano arredo urbano, smart mobility, accessibilità degli arenili, piste ciclabili, illuminazione, alberature e videosorveglianza. Novità di quest’anno è il piano per l’internazionalizzazione delle imprese del settore blue e nautico, con la partecipazione a grandi eventi come il Cannes Yachting Festival e il Salone Nautico di Genova. Sono previsti spazi espositivi, workshop e incontri di business networking. Angelilli ha annunciato anche gli Stati Generali della Blue Economy del Lazio (ottobre 2025) e il Salone del Mare del Lazio nel 2026. “Con questo investimento senza precedenti il Lazio conferma il suo primato come prima Regione italiana ad aver approvato una legge sulla Blue Economy”, ha dichiarato Angelilli, sottolineando il legame con il porto di Civitavecchia, primo scalo crocieristico italiano e secondo in Europa. Per Enrico Tiero, presidente della Commissione Sviluppo Economico, i fondi rappresentano “uno sforzo strategico per lo sviluppo del nostro litorale”. Marietta Tidei, vicepresidente della Commissione, ha ricordato che il mare “genera il 6,7% del PIL regionale e occupa il 7,6% dei lavoratori, una risorsa straordinaria che merita investimenti continui”.

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