mercoledì, Settembre 10, 2025

Tor Tre Teste, trovati i vestiti del 26enne: nuove prove sugli stupri di Roma

Continuano le indagini sui due stupri avvenuti a Tor Tre Teste, quartiere della periferia est di Roma. L’uomo arrestato, un ventiseienne originario del Gambia, è stato incastrato dall’identikit fornito dalle vittime e dal ritrovamento dei vestiti che indossava nei giorni delle violenze, rintracciati nella sua abitazione di Nettuno, in provincia di Roma. Il primo episodio risale al 26 agosto 2025, quando una donna sessantenne è stata aggredita nel Parco di Tor Tre Teste mentre portava a passeggio il cane. Dopo la violenza, l’aggressore le ha rubato il cellulare. Grazie al segnale gps e al confronto con le telecamere della stazione Termini, i carabinieri sono riusciti a rintracciarlo. La stessa notte, poche ore prima, il giovane avrebbe abusato anche di una donna di 44 anni alla fermata di un autobus lungo la via Prenestina, altra arteria fondamentale della Capitale. La vittima, soccorsa al policlinico Gemelli, ha descritto l’aggressore permettendo un ulteriore riconoscimento. Durante l’interrogatorio davanti al giudice, il ventiseienne ha dichiarato di non ricordare nulla perché sotto l’effetto di droga. Nonostante ciò, per il rischio di reiterazione del reato e di fuga, è stata disposta la custodia cautelare presso il carcere di Regina Coeli. Nell’abitazione di Nettuno, oltre agli abiti, sono stati sequestrati anche altri oggetti utili alle indagini. I carabinieri e la Procura di Roma hanno così rafforzato il quadro probatorio contro di lui. Le donne del quartiere, intanto, hanno iniziato a organizzarsi chiedendo maggiore sicurezza per Tor Tre Teste e per l’intera periferia est di Roma, sottolineando come episodi simili possano colpire chiunque.

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