La vicenda di via Garda non resta più confinata ai comunicati stampa. La politica d’opposizione spinge perché il caso esca dall’ambito mediatico e arrivi finalmente agli uffici competenti, o se necessario, in Procura. A preoccupare non è solo la gestione dell’area dove da fine luglio si svolgono operazioni di travaso rifiuti, ma anche l’apparente disorganizzazione che sta paralizzando gli organismi di controllo. La mancata apertura dell’aula e l’assenza del funzionario verbalizzante, che hanno impedito la seduta della Commissione “Controllo e Garanzia”, rappresentano per i consiglieri un campanello d’allarme. “Come si esercita la trasparenza se le aule non vengono aperte e i funzionari non sono presenti?”, chiedono i gruppi di opposizione, sottolineando che senza strumenti di verifica attivi il rischio è che pratiche amministrative opache continuino senza ostacoli.Non si tratta, avvertono, di una sterile polemica politica. In gioco ci sono la legalità, la salute pubblica e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Sul tavolo restano la richiesta di Consiglio comunale straordinario e la possibilità di esposti alle autorità giudiziarie. Intanto, i camion continuano a lavorare nell’area di via Garda e i residenti chiedono risposte immediate su odori, disagi e regolarità delle operazioni.