Oltre 20 tonnellate di rifiuti speciali sono state trovate interrate in un’area industriale da bonificare a Latina. A scoprirle i Carabinieri forestali del capoluogo pontino, durante le operazioni di scavo autorizzate dalla Procura di Latina: l’area, di 5000 metri quadri, era stata sequestrata il 30 agosto, dopo che a luglio i militari, durante un’ispezione, avevano ipotizzato come una parte di rifiuti, che dovevano essere bonificati dalla società che ha acquisito l’area, fossero stati invece interrati senza autorizzazione. L’azienda in località Tre Ponti aveva qui un supermercato e laboratori industriali per produrre cibi surgelati: a essere sepolti sarebbero stati proprio i pannelli isolanti smontati dalle celle frigorifere, frantumati e interrati, oltre a inerti e altri materiali da scarto. Al momento, i rifiuti trovati sottoterra non sarebbero tra quelli considerati tossici e pericolosi, ma il lavoro di scavo prosegue. Sulla situazione è stata aperta un’indagine dalla Procura di Latina – di cui è titolare il Pm Giuseppe Miliano – che finora ha coinvolto il legale rappresentante dell’azienda ora proprietaria: ipotesi di reato, gestione illecita di rifiuti e omessa bonifica. A insospettire chi indaga, anche la scomparsa di un laghetto che si trovava nei dintorni, coperto recentemente di terra: l’ipotesi è di un tentativo di risparmiare sui costi di bonifica, dopo che l’azienda acquirente aveva già beneficiato dell’esproprio del sito da parte del Consorzio industriale, superando la concorrenza di altre imprese che volevano acquistare l’area.
