sabato, Settembre 13, 2025

San Basilio, nasce il tavolo per rivedere il progetto del black point: associazioni e municipi contro il Campidoglio

Si alza il livello della protesta contro il “black point” di San Basilio, la controversa opera viaria che dall’inizio di settembre ha trasformato la circolazione tra via del Casale di San Basilio, via Nomentana e via Diego Fabbri, creando lunghe code e disagi quotidiani per residenti e pendolari. Per rispondere alle crescenti lamentele, sta per nascere un tavolo di confronto che riunirà associazioni di quartiere, comitati civici, imprenditori e rappresentanti politici del III e IV municipio, con un obiettivo chiaro: chiedere modifiche sostanziali al progetto difeso finora dal Campidoglio. Il nuovo piano viario prevede il senso unico in direzione Roma su via Nomentana – dall’incrocio con via del Casale di San Basilio a via Diego Fabbri – e l’obbligo di svolta a sinistra per chi vuole raggiungere il Grande Raccordo Anulare. È inoltre prevista una rotatoria su via Nomentana all’altezza di via Fabbri, con un nuovo accesso verso largo Giampiero Arci. Ma secondo i residenti la sperimentazione, pur non essendo ancora completata, ha già peggiorato la viabilità, con autobus costretti a procedere a passo d’uomo, sorpassi azzardati e incidenti in aumento. Già a ottobre dello scorso anno i cittadini erano scesi in piazza per chiedere una revisione dell’opera, arrivando anche a presentare un ricorso al Tar del Lazio tramite i comitati di quartiere. La mobilitazione è ripresa il 4 settembre, poche ore dopo un incidente su via Tino Buazzelli, quando centinaia di persone hanno sfilato lungo via Fabbri per ribadire il loro no al progetto. L’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, ha ribadito in una nota che gli effetti reali del black point potranno essere valutati solo dopo il completamento dei lavori e una sperimentazione di sei mesi. “Solo allora – ha dichiarato – potremo tirare le somme e decidere se mantenere o modificare l’intervento”. Nel frattempo, il Consiglio del III municipio ha approvato all’unanimità una mozione, presentata da Italia Viva e arricchita da due emendamenti del Partito Democratico, che chiede ufficialmente la revisione del progetto. La nascita del tavolo interistituzionale potrebbe segnare un punto di svolta, mettendo attorno alla stessa discussione cittadini, istituzioni municipali e tecnici comunali, nella speranza di trovare una soluzione che coniughi sicurezza stradale, scorrevolezza del traffico e qualità della vita nel quartiere.

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