mercoledì, Novembre 12, 2025

A Roma tornano in classe quasi 500mila studenti: tra divieti di cellulari, nuove regole di condotta e possibili proteste

Oggi la campanella suonerà per oltre 482mila studenti e studentesse di Roma e provincia, segnando ufficialmente l’inizio dell’anno scolastico 2025-2026. Nonostante alcuni istituti abbiano anticipato il rientro, come i licei Giulio Cesare e Virgilio, per la maggior parte degli alunni il ritorno in aula sarà tra meno di 24 ore. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio, saranno 42.473 i bambini della scuola dell’infanzia, 147.116 quelli della primaria, 106.586 i ragazzi delle scuole medie e 185.871 quelli delle superiori a tornare tra i banchi. Per far fronte al fabbisogno di personale, l’Usr ha assegnato 8mila cattedre annuali nella sola provincia di Roma. Tra le novità più significative di quest’anno c’è il divieto di utilizzo dei cellulari in classe, misura voluta dal Ministero dell’Istruzione e definita “necessaria” dalla presidente dell’Associazione nazionale presidi del Lazio, Cristina Costarelli: “Siamo arrivati a un punto in cui i giovani non riescono a gestire lo smartphone, in alcuni casi diventa una vera dipendenza. Una disintossicazione è un’ottima idea”. Il rientro sarà accompagnato anche dall’introduzione delle nuove regole sul voto in condotta: bocciatura automatica con 5 e giudizio sospeso con 6, che comporterà la realizzazione di un elaborato in materia di cittadinanza attiva per l’ammissione all’anno successivo. Ma la ripartenza rischia di essere “calda”: il collettivo studentesco Osa ha annunciato una serie di iniziative di protesta, tra cui sit-in, picchetti e momenti di informazione, in solidarietà con la Flotilla e per chiedere l’approvazione della mozione Sumud nei consigli d’istituto. Una ripartenza, quindi, che si preannuncia non solo ricca di novità, ma anche di tensioni sociali e rivendicazioni politiche.

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