mercoledì, Novembre 12, 2025

Due fratellini feriti a Gaza, corsa contro il tempo per trasferirli al Policlinico Umberto I di Roma

È una vera e propria corsa contro il tempo quella per salvare la vita di due fratellini di 5 e 8 anni, rimasti orfani dopo un bombardamento a Gaza che ha ucciso i loro genitori e il fratellino minore di appena cinque mesi. Le loro condizioni di salute sono critiche: i trattamenti medici sono stati interrotti in seguito all’evacuazione dell’ospedale di Medici senza frontiere, dove erano ricoverati. I nonni, oggi unici tutori, hanno lanciato un accorato appello affinché i bambini possano essere trasferiti in un ospedale attrezzato per garantire loro le cure necessarie. L’associazione “A Doula for Palestine” si è mobilitata per facilitare le procedure di evacuazione, e il Policlinico Umberto I di Roma ha risposto con un gesto di solidarietà concreta, dichiarandosi disponibile ad accogliere i piccoli e i loro nonni. Il dottor Alberto Spalice, direttore del Dipartimento Attività Integrata materno-infantile e Scienze uro-ginecologiche del Policlinico, ha inviato una nota ufficiale alla Farnesina per accelerare l’ottenimento del visto, necessario al trasferimento. «Le condizioni dei bambini non permettono di attendere – ha sottolineato Spalice – ogni giorno perso rischia di compromettere le possibilità di recupero». Il più piccolo, di 5 anni, presenta fratture esposte bilaterali a femore e tibia, lesioni profonde fino all’osso e fissatori esterni ancora in sede, senza possibilità di analgesia adeguata. Il maggiore, di 8 anni, ha riportato lesioni addominali gravi, complicate da retrusione urinaria e dislocazione bilaterale delle anche, con cure interrotte da oltre tre mesi. Il caso è ora nelle mani delle autorità italiane, chiamate a facilitare il trasferimento per garantire ai fratellini un futuro e, soprattutto, una speranza di guarigione.

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