mercoledì, Novembre 12, 2025

Femminicidio Manuela Petrangeli: Molinaro diserta l’udienza

Non si è presentato in aula Gianluca Molinaro, reo confesso dell’omicidio di Manuela Petrangeli, sua ex compagna e madre di suo figlio. L’imputato ha scelto di non comparire davanti ai giudici e di non rispondere alle domande, rinunciando così a intervenire nel processo. Una decisione che non ha sorpreso i familiari della vittima, presenti come sempre in aula. Il dibattimento è proseguito con l’audizione di un testimone della difesa, il responsabile del personale della struttura dove Molinaro lavorava come operatore socio-sanitario. Secondo quanto riferito, l’uomo mostrava segnali di disagio psicologico, legati a difficoltà familiari che influivano anche sul lavoro. “Gli fu consigliato un supporto psicologico”, ha dichiarato il testimone. Poi è stata ascoltata la cugina di Manuela, che ha riportato un episodio emblematico del clima di paura che la donna viveva nei mesi precedenti alla tragedia.
Una notte, racconta, Manuela si alzò in lacrime e si rifugiò in bagno. Lei la seguì e in quell’occasione la 51enne le confidò: “Tanto io muoio, perché lui mi ammazza”. Il femminicidio è avvenuto il 4 luglio 2024, all’uscita dalla clinica dove Manuela lavorava come fisioterapista. Molinaro l’attese con un fucile e le sparò due colpi al petto, uccidendola sul colpo. Secondo la Procura di Roma, si è trattato di un omicidio aggravato dalla premeditazione e dallo stalking. L’uomo avrebbe spiato la vittima con microspie e controllato i suoi spostamenti. A detta dei familiari, Manuela era profondamente cambiata:
“Da persona solare era diventata chiusa, irriconoscibile”.

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