mercoledì, Settembre 24, 2025

Frattura in Consiglio comunale: “Città Futura Annozero” esclusa dalle Commissioni, scoppia la polemica

L’ultimo Consiglio comunale ha segnato una rottura politica destinata a lasciare segni profondi. Con un provvedimento approvato dalla maggioranza, su proposta del presidente del Consiglio Carmelo Travaglia, i consiglieri del gruppo “Città Futura Annozero” sono stati esclusi da tutte le Commissioni permanenti. Una decisione che ha immediatamente acceso la polemica, con i diretti interessati, Laura Mundula e Federico Salomone, che parlano apertamente di “atto ingiusto e punitivo”. La scelta della maggioranza poggia su un parere del Segretario generale, secondo cui l’uscita del gruppo dalla coalizione avrebbe alterato il rapporto 3–2 tra maggioranza e opposizione previsto dal regolamento vigente per la composizione delle Commissioni. Una tesi sposata da Travaglia, che già nella riunione dei capigruppo aveva annunciato l’intenzione di ristabilire gli equilibri interni per garantire – secondo la maggioranza – la piena operatività degli organismi consiliari. Di tutt’altro avviso i consiglieri di “Città Futura Annozero”, che contestano sia la forma che la sostanza del provvedimento. «È vero che il regolamento parla chiaro – spiegano Mundula e Salomone – ma l’effetto pratico è che un intero gruppo viene estromesso dai luoghi in cui si prendono le decisioni più rilevanti. Le Commissioni devono rispecchiare il Consiglio, non ridursi a voci uniformi. In molti Comuni, come a Ladispoli, si garantisce la presenza di ogni gruppo attraverso il voto ponderato. Così la maggioranza resta protetta, ma nessuno viene messo a tacere». Nel mirino anche il metodo adottato: «Si è scelta la via più rapida, ma anche la più penalizzante – aggiungono – In passato, altri gruppi hanno lasciato la maggioranza senza che si intervenisse sulle Commissioni. Oggi invece la nostra uscita viene trattata come un’emergenza da silenziare. È evidente la volontà politica di escludere una voce scomoda». Il gruppo ha annunciato l’intenzione di avviare un possibile ricorso amministrativo, pur auspicando una soluzione politica: «La giurisprudenza è dalla nostra parte, ma non vorremmo che il Comune si esponesse a costi legali evitabili. Basterebbe aggiornare il regolamento e introdurre il principio del voto ponderato. In un mese si può fare, serve solo volontà». Nel frattempo, “Città Futura Annozero” non resterà a guardare: «Seguirermo i lavori delle Commissioni come uditori, chiedendo la parola ogni volta che sarà possibile. Ma non è la stessa cosa. La democrazia si difende nei luoghi dove si decide. Ed è lì che intendiamo tornare».

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