lunedì, Settembre 22, 2025

“La terza età è un tesoro”: partecipato incontro promosso da Demos alla Sala Giovanni Paolo II

“La terza età deve essere un grande tesoro”: questo il tema al centro del convegno organizzato ieri da Demos presso la Sala Giovanni Paolo II, un appuntamento molto partecipato che ha riunito istituzioni, associazioni, forze dell’ordine e realtà del terzo settore per riflettere sul ruolo fondamentale degli anziani nella società contemporanea. Un pomeriggio denso di spunti e testimonianze, aperto da un intervento introduttivo degli organizzatori, che hanno sottolineato l’importanza di «non considerare la terza età come una fase di marginalità, ma come una risorsa essenziale di esperienza, saggezza e continuità tra le generazioni». All’incontro erano presenti figure di primo piano del territorio: il vicesindaco Stefania Tinti, l’assessore Piero Alessi, il comandante della Compagnia dei Carabinieri Accardo, il commissario straordinario del centro Chenis, dott. Petrarolo, il presidente dell’Auser Mezzacapo, il responsabile della Comunità di Sant’Egidio locale Magnano, monsignor Cono Firringa, diversi consiglieri comunali e rappresentanti dello Spi Cgil. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati numerosi temi, dal rafforzamento delle reti di assistenza domiciliare per gli anziani fragili alla necessità di creare spazi di socializzazione attiva, fino al ruolo delle famiglie e del volontariato nel sostenere chi è solo. Particolarmente sentito l’intervento di monsignor Firringa, che ha ricordato come «una comunità si misura anche da come tratta i suoi anziani».Grande attenzione anche al tema della sicurezza, con il comandante Accardo che ha illustrato alcune iniziative della Compagnia dei Carabinieri per prevenire truffe e raggiri ai danni degli anziani, soprattutto nei contesti domestici. «La terza età non è un tempo da sopportare, ma una stagione da valorizzare – ha dichiarato il vicesindaco Tinti –. Dobbiamo lavorare per abbattere ogni forma di solitudine e costruire reti sempre più solidali». Il convegno si è chiuso con un invito all’azione comune e alla programmazione di nuove iniziative intergenerazionali, che possano dare voce e spazio a chi ha ancora molto da raccontare e da dare. Un messaggio chiaro: gli anziani non sono il passato da ricordare, ma il presente da ascoltare e il futuro da onorare.

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