Un ultimo saluto commosso, tra la Sicilia e il Lazio, per Giuseppe Maggio, il giovane agente della Polizia Stradale scomparso tragicamente a soli 28 anni in un incidente in moto. I funerali si sono svolti oggi a Nicosia, il suo paese d’origine, dove era tornato pochi giorni fa per festeggiare la patrona Maria Santissima dell’Aiuto, una ricorrenza profondamente sentita dalla comunità locale. Contemporaneamente, nella chiesa di San Giovanni Battista a Cerveteri, i suoi colleghi della sottosezione Polizia Stradale di Cerveteri-Ladispoli hanno organizzato una messa in suo onore, per stringersi nel dolore e nel ricordo di un collega stimato e di un amico sincero. Tanti gli agenti in divisa, le autorità locali e i cittadini presenti per testimoniare affetto e vicinanza alla famiglia. Conosciuto da tutti come “Peppe”, Giuseppe Maggio era molto legato alla sua terra. Era confrate della Confraternita di San Cataldo, un impegno che rendeva ancora più sentito il suo ritorno a Nicosia in occasione dei festeggiamenti patronali. Una gioia interrotta improvvisamente dalla tragedia, avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 settembre, a poche centinaia di metri da casa. Una curva, forse un attimo di distrazione, e l’incidente che non gli ha lasciato scampo. La notizia ha scosso profondamente non solo la sua comunità siciliana, ma anche quella laziale, dove Giuseppe prestava servizio con serietà e passione. Oggi, due comunità lo hanno salutato insieme. Diversi chilometri a separarli, ma un unico, grande dolore a unirle. E un ricordo, quello di Giuseppe Maggio, che resterà vivo nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto.