mercoledì, Settembre 24, 2025

La Commissione dell’Eurocamera: sì all’immunità per Ilaria Salis, ora la parola passa alla plenaria

La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell’immunità all’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Salis. I contrari sono stati 13 e i favorevoli 12. Decisivi i voti del Partito Popolare Europeo. Il voto di oggi non è però quello definitivo: la decisione finale spetta infatti all’Aula, un passaggio che avverrà quasi sicuramente nella prima settimana di ottobre. La plenaria però tradizionalmente conferma il parere della commissione. Salis, eurodeputata italiana eletta nel 2024 con 178.202 voti, è stata detenuta in Ungheria dall’inizio del 2023 con le accuse di lesioni aggravate e partecipazione a un’organizzazione criminale dopo una contromanifestazione antifascista a Budapest del 10 febbraio 2023. Salis, militante antifascista e insegnante, è stata eletta nelle circoscrizioni nord-occidentale e insulare per Avs, ottenendo immunità parlamentare nel Parlamento europeo. Il processo in Ungheria ha suscitato proteste e denuncia di trattamenti disumani, soprattutto dopo la diffusione delle immagini della donna in tribunale in catene. L’evento provocò anche la convocazione dell’ambasciatore ungherese alla Farnesina, col ministro Tajani che disse “Stavolta si è ecceduto”. Salis ha sempre sostenuto di voler essere processata, ma in Italia, e denuncia una persecuzione politica da parte del governo Orbán. A margine della decisione, l’eurodeputato spagnolo del Partito Popular Adrian Vazquez Lazara, rapporteur del dossier sul caso Salis ha sottolineato che “questa vicenda crea un precedente pericoloso”. “Il file di Ilaria Salis non si conforma alle regole dell’Eurocamera perché l’immunità parlamentare copre i presunti reati commessi durante il mandato, non prima. Ho paura che il governo di Orban impugni la decisione del Parlamento e rimetta la scelta al Tribunale del Lussemburgo, con il rischio che l’immunità di Salis venga sollevata”. “Ilaria Salis e’ una pericolosa criminale che deve stare in prigione”. Lo scrive su X il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs. “E’ incomprensibile e scandaloso che il Parlamento europeo legittimi il terrorismo di estrema sinistra. Ilaria Salis e i suoi compagni si sono recati in Ungheria con l’obiettivo premeditato di picchiare a caso persone per strada, esclusivamente per convinzione politica. Non si tratta di una questione politica, ma di terrorismo”, si legge nel post di Kovacs. “I compagni di Bruxelles stanno facendo di tutto per permetterle di sfuggire alle sue responsabilità. Sostenendo la sua immunità, non solo stanno scagionando una criminale, ma stanno di fatto dando rifugio a una terrorista interna. Non dimenticheremo e non ci arrenderemo. Ilaria Salis è una pericolosa criminale che deve stare in prigione”. Simile il commento poco prima di Balazs Orban, direttore politico dell’ufficio del premier ungherese, in un post sempre su X: “Oggi è diventato chiaro: il Parlamento Europeo ha scelto di salvaguardare la sua protetta piuttosto che stare dalla parte delle persone. Schermando Ilaria Salis dalla presa di responsabilità, il Pe ha dimostrato che la sua bussola è la lealtà politica, non la giustizia”. “Le autorità ungheresi l’hanno arrestata e incriminata, ma lei ha trovato rifugio dietro un mandato di Bruxelles. Mantenendo questa protezione politica, il Pe ha fatto la sua scelta: non difendere la giustizia, ma proteggere i propri alleati ideologici”. La commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) ha votato contro la richiesta di revoca dell’immunità all’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Salis. I contrari sono stati 13 e i favorevoli 12. Decisivi i voti del Partito Popolare Europeo. Il voto di oggi non è però quello definitivo: la decisione finale spetta infatti all’Aula, un passaggio che avverrà quasi sicuramente nella prima settimana di ottobre. La plenaria però tradizionalmente conferma il parere della commissione. Salis, eurodeputata italiana eletta nel 2024 con 178.202 voti, è stata detenuta in Ungheria dall’inizio del 2023 con le accuse di lesioni aggravate e partecipazione a un’organizzazione criminale dopo una contromanifestazione antifascista a Budapest del 10 febbraio 2023. Salis, militante antifascista e insegnante, è stata eletta nelle circoscrizioni nord-occidentale e insulare per Avs, ottenendo immunità parlamentare nel Parlamento europeo. Il processo in Ungheria ha suscitato proteste e denuncia di trattamenti disumani, soprattutto dopo la diffusione delle immagini della donna in tribunale in catene. L’evento provocò anche la convocazione dell’ambasciatore ungherese alla Farnesina, col ministro Tajani che disse “Stavolta si è ecceduto”. Salis ha sempre sostenuto di voler essere processata, ma in Italia, e denuncia una persecuzione politica da parte del governo Orbán. A margine della decisione, l’eurodeputato spagnolo del Partito Popular Adrian Vazquez Lazara, rapporteur del dossier sul caso Salis ha sottolineato che “questa vicenda crea un precedente pericoloso”. “Il file di Ilaria Salis non si conforma alle regole dell’Eurocamera perché l’immunità parlamentare copre i presunti reati commessi durante il mandato, non prima. Ho paura che il governo di Orban impugni la decisione del Parlamento e rimetta la scelta al Tribunale del Lussemburgo, con il rischio che l’immunità di Salis venga sollevata”. “Ilaria Salis e’ una pericolosa criminale che deve stare in prigione”. Lo scrive su X il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs. “E’ incomprensibile e scandaloso che il Parlamento europeo legittimi il terrorismo di estrema sinistra. Ilaria Salis e i suoi compagni si sono recati in Ungheria con l’obiettivo premeditato di picchiare a caso persone per strada, esclusivamente per convinzione politica. Non si tratta di una questione politica, ma di terrorismo”, si legge nel post di Kovacs. “I compagni di Bruxelles stanno facendo di tutto per permetterle di sfuggire alle sue responsabilità. Sostenendo la sua immunità, non solo stanno scagionando una criminale, ma stanno di fatto dando rifugio a una terrorista interna. Non dimenticheremo e non ci arrenderemo. Ilaria Salis è una pericolosa criminale che deve stare in prigione”. Simile il commento poco prima di Balazs Orban, direttore politico dell’ufficio del premier ungherese, in un post sempre su X: “Oggi è diventato chiaro: il Parlamento Europeo ha scelto di salvaguardare la sua protetta piuttosto che stare dalla parte delle persone. Schermando Ilaria Salis dalla presa di responsabilità, il Pe ha dimostrato che la sua bussola è la lealtà politica, non la giustizia”. “Le autorità ungheresi l’hanno arrestata e incriminata, ma lei ha trovato rifugio dietro un mandato di Bruxelles. Mantenendo questa protezione politica, il Pe ha fatto la sua scelta: non difendere la giustizia, ma proteggere i propri alleati ideologici”, ha denunciato. “Oggi la Commissione Juri ha deciso di difendere la mia immunità e l’indipendenza del Parlamento, e di respingere la richiesta di revoca avanzata dal regime ungherese. È un segnale importante e positivo. Ho piena fiducia che il Parlamento confermerà questa scelta nella plenaria di ottobre, affermando la centralità dello stato di diritto e delle garanzie democratiche”. Questo il commento a caldo di Ilaria Salis. “Difendere la mia immunità non significa sottrarmi alla giustizia, ma proteggermi dalla persecuzione politica del regime di Orbán. È per questo che la sua tutela è essenziale. Le autorità italiane restano libere di aprire un procedimento a mio carico, come io stessa auspico e chiedo con forza”, ha aggiunto l’eurodeputata Avs

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