mercoledì, Settembre 24, 2025

Claudia Cardinale: se ne va a 87 anni una delle ultime grandi dive del cinema italiano

di Alessandro Ceccarelli

È morta martedì sera a Nemours, nei pressi di Parigi, Claudia Cardinale, l’attrice che ha incarnato l’eleganza, la forza e l’ironia del cinema italiano degli anni ’60 e ’70. Aveva 87 anni e si trovava circondata dall’affetto dei suoi figli. Nata a Tunisi il 15 aprile 1938, da genitori siciliani emigrati in Nord Africa, Cardinale parlava francese, arabo e dialetto siciliano. A 17 anni partecipò a un concorso di bellezza che la portò a Venezia: fu l’inizio di una carriera che avrebbe ridefinito il cinema europeo. Cardinale ha lavorato con maestri come Federico Fellini, Luchino Visconti, Sergio Leone, incarnando personaggi iconici in film come 8½, Il Gattopardo e Once Upon a Time in the West. La vita privata dell’attrice è stata segnata da momenti difficili: da giovane, un’aggressione che portò a una gravidanza fuori dal matrimonio; il figlio Patrick crebbe per anni come se fosse lo “zio”, in un’epoca in cui quegli eventi erano gravemente stigmatizzati.
La notizia della morte è stata confermata dall’agente di Claudia Cardinale, che ha fatto sapere che l’attrice è deceduta “in pace, circondata dai suoi figli”. Con la sua voce, la sua presenza, il suo carisma, Cardinale ha lasciato un segno indelebile nel cinema: una carriera che ha attraversato epoche, lingue, nazionalità. Durante la sua lunga carriera, iniziata a metà degli anni cinquanta, e proseguita per più di sessant’anni, ha recitato in una vasta gamma di generi cinematografici. Dalla commedia all’italiana agli spaghetti western, dalle pellicole drammatiche a quelle storiche sino a quelle di stampo hollywoodiano, lavorando saltuariamente anche nella musica, in teatro e in televisione. Ha partecipato a più di 150 film, alcuni dei quali considerati delle pietre miliari del cinema d’autore. Al di fuori dei confini nazionali, ha dato volto e anima a ruoli intensi sotto la direzione di maestri come Abel Gance, Blake Edwards, Werner Herzog e Manuel de Oliveira. Oltreoceano ha raggiunto un grande successo di pubblico ricevendo numerosi consensi da parte della critica, affiancando alcuni degli attori internazionali più acclamati: John Wayne, Sean Connery, William Holden, Henry Fonda, Eli Wallach, Orson Welles, Peter Finch, Anthony Quinn, Jack Palance, David Niven, Laurence Olivier, Burt Lancaster, Jason Robards e molti altri ancora. Il 1963 fu un autentico spartiacque nella sua carriera e nella storia del cinema italiano. In un arco di tempo incredibilmente breve, l’attrice lavorò contemporaneamente con Luchino Visconti e Federico Fellini. Due mondi opposti. Nel “Gattopardo” di Visconti, tratto dal capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Cardinale vestì i panni di Angelica Sedara, ruolo che lei stessa definì “il più bel regalo della mia vita d’attrice”. Sul set, la concentrazione era sacra: si respirava un’atmosfera quasi monastica, dove ogni dettaglio era pensato, controllato, perfezionato. Visconti, che parlava con lei in un impeccabile francese appreso durante la sua esperienza con Jean Renoir, pretendeva rigore assoluto. All’opposto, nel vortice creativo di “8½”, la Cardinale fu trascinata da un Federico Fellini che amava il caos quanto Visconti amava l’ordine. Nell’apparente disordine, tutto era sotto il controllo del regista riminese. Fellini fu il primo a volerla non doppiata, intuendo la forza unica della sua voce, così diversa, così sincera. La sua Cardinale era “bellissima, giovane e antica, bambina e già donna, autentica, misteriosa”. Una figura quasi mitica.

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