giovedì, Settembre 25, 2025

Meloni all’Onu: “Sospesi tra guerra e pace, serve una riforma”

“Per essere efficaci non sono solo le istituzioni  che dobbiamo riformare. Perché siamo di fronte a un cambio d’epoca, e questo  impone una revisione profonda di tutti gli strumenti che abbiamo per regolare i  rapporti tra le Nazioni e difendere i diritti delle persone, comprese le  Convenzioni Internazionali”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia  Meloni, intervenendo all’Assemblea generale dell’Onu a New York.  “Penso, ad esempio – ha aggiunto – alle convenzioni che regolano la migrazione e  l’asilo. Sono regole sancite in un’epoca nella quale non esistevano le  migrazioni irregolari di massa, e non esistevano i trafficanti di esseri umani.  Convenzioni non più attuali in questo contesto che, quando vengono interpretate  in modo ideologico e unidirezionale da magistrature politicizzate, finiscono per  calpestare il diritto, invece di affermarlo.  Con altri Stati europei abbiamo  sollevato questo tema e intendiamo portarlo avanti. Non ovviamente per abbassare  il livello delle garanzie, ma per costruire un sistema che sia al passo con i  tempi, capace di tutelare i diritti umani fondamentali, insieme però alla  sacrosanta prerogativa di ogni Nazione di proteggere i propri cittadini e i  propri confini, esercitare la propria sovranità, e governare il tema della  migrazione, che impatta sulle persone, e particolarmente su quelli più fragili”. Riteniamo che “il riconoscimento della Palestina debba avere due precondizioni irrinunciabili: il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani e la rinuncia da parte di Hamas ad avere qualsiasi ruolo nel governo della Palestina. Perché chi ha scatenato il conflitto non può essere premiato”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando alle Nazioni Unite. “Pace, dialogo, diplomazia sembrano non riuscire più a convincere e a vincere. L’uso della forza prevale in troppe occasioni. E lo scenario che ci troviamo di fronte è quello che Papa Francesco descrisse con rara efficacia: una ‘terza guerra mondiale’ combattuta ‘a pezzi'”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo durante l’assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York. “Israele non ha il diritto di impedire che domani nasca uno stato palestinese, né di costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania al fine di impedirlo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando all’Assemblea Generale dell’Onu.  Ma il riconoscimento della Palestina, ha proseguito la premier, “deve avere due condizioni irrinunciabili: il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani e la rinuncia da parte di Hamas ad avere qualsiasi ruolo nel governo della Palestina, perché chi ha scatenato il conflitto non può essere premiato”. “Israele deve uscire dalla trappola di questa guerra. Lo deve fare per la storia del popolo ebraico, per la sua democrazia, per gli innocenti, per i valori universali del mondo libero di cui fa parte. E per chiudere una guerra servono soluzioni concrete. Perché la pace non si costruisce solo con gli appelli, o con proclami ideologici accolti da chi la pace non la vuole. La pace si costruisce con pazienza, con coraggio, con ragionevolezza”. “L’architettura delle Nazioni Unite che abbiamo  costruito 80 anni fa è all’altezza delle sfide che la nostra epoca ci impone  oggi? Non lo è e il multilateralismo, il dialogo, la diplomazia senza  istituzioni che funzionano come dovrebbero sono parole vuote. Dobbiamo  riconoscere i nostri limiti, dobbiamo riconoscere che è necessaria e urgente  una riforma profonda delle Nazioni Unite, una riforma non ideologica ma  pragmatica e realista che rispetti la sovranità delle nazioni con soluzioni  condivise. Abbiamo bisogno di un’istituzione agile ed efficiente in grado di  rispondere velocemente alle crisi, trasparente nella missione, trasparente nei  costi, capace di ridurre al minimo la burocrazia, gli sprechi, le duplicazioni:  il Palazzo di Vetro deve essere anche una casa di vetro”. Lo ha detto la  presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’Assemblea generale  dell’Onu a New York. “La Russia ha deliberatamente calpestato l’art 2 della carta dell’Onu e ancora oggi non si mostra disponibile a sedere al tavolo della pace con effetti destabilizzanti”: lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo all’assemblea generale dell’Onu, accusando Mosca di aver inferto ferita profonda al diritto internazionale. “La reazione deve rispettare il principio di  proporzionalità, Israele ha superato quel limite e su questo limite ha finito  di infrangere norme umanitarie causando una strage tra civili. Una scelta che  l’Italia ha definito inaccettabile e che porterà al nostro voto favorevole su  alcune delle sanzioni proposte dall’Ue nei confronti di Israele”. Lo ha detto la  presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’Assemblea generale  dell’Onu a New York 

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