Mentre la Russia ha lanciato un massiccio attacco con droni sulla capitale ucraina, ferendo almeno sei persone, come ha dichiarato l’amministrazione militare di Kiev, la Polonia ha chiuso questa mattina lo spazio aereo vicino a due delle sue città sudorientali e la sua aeronautica militare ha risposto inviando i suoi jet. Lo riferisce Skynews. Nuovi droni sono tornati a sorvolare il territorio europeo nella notte tra venerdì e sabato. Questa volta sono stati avvistati sopra la base aerea militare danese di Karup, la più grande del Paese, e sopra la regione tedesca dello Schleswig-Holstein, al confine con la Danimarca. I sospetti sono tutti rivolti verso la Russia, come ha sottolineato l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, che durante una riunione dell’Alleanza a Riga, in Lettonia, ha affermato: “La Russia ha la piena responsabilità di queste azioni”. “La risposta dell’alleanza è stata forte e continuerà a rafforzarsi”, ha aggiunto, esprimendo la sua solidarietà agli altri membri Nato che hanno visto violato il proprio spazio aereo nelle ultime settimane: Estonia, Finlandia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia e Romania. “La Russia è accusata di pianificare quasi un attacco all’Alleanza Atlantica e ai Paesi dell’Unione Europea. Il presidente Putin ha ripetutamente smontato queste provocazioni: la Russia non ha e non ha mai avuto tali intenzioni”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il ministro ha però avvertito che “qualsiasi aggressione contro il mio Paese sarà affrontata con una risposta decisa. Non ci siano dubbi su questo nella Nato e nell’Ue”.
“Nutriamo qualche speranza per la continuazione del dialogo russo-americano, soprattutto dopo il vertice in Alaska. Nell’approccio dell’attuale amministrazione statunitense vediamo il desiderio non solo di contribuire a trovare soluzioni realistiche per risolvere la crisi ucraina, ma anche di sviluppare una cooperazione pragmatica senza adottare posizioni ideologiche”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov nel suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu.Alle sei del mattino italiane sono iniziate le votazioni in Moldavia per cruciali elezioni parlamentari che determineranno la direzione della politica estera dell’ex repubblica sovietica nei prossimi anni. Il Partito d’Azione e Solidarieta’ al governo, che promuove l’adesione all’Unione Europea, e’ dato al 28,6% dagli ultimi sondaggi, mentre il Blocco Elettorale Patriottico, favorevole a riavvicinamento con Mosca, dovrebbe ottenere il 13,9% dei voti. In assenza di exit poll, i primi risultati ufficiali saranno annunciati dalle autorita’ elettorali del Paese dopo le 20 italiane.
Sono stati allestiti complessivamente 1.943 seggi elettorali, di cui 12 per i residenti della regione separatista della Transnistria. La Commissione Elettorale Centrale ha preparato 2,8 milioni di schede elettorali per il voto all’interno del Paese e 864.000 per i 301 seggi all’estero, due dei quali in Russia. Il Parlamento unicamerale moldavo e’ composto da 101 seggi, contesi da 14 partiti, quattro blocchi e quattro candidati indipendenti.
La Polonia chiude spazio lo aereo e alza i jet in volo. Lavrov: “Mosca non è intenzionata ad attaccare la Nato”
