domenica, Settembre 28, 2025

Marche al voto per le Regionali: sfida Acquaroli-Ricci. In Valle d’Aosta election day per Regione e Comuni

Oltre un milione e 325mila elettori marchigiani sono chiamati alle urne per le Regionali, primo test politico dell’autunno che potrebbe avere riflessi a livello nazionale. Si vota domenica fino alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15 per un’elezione a turno unico, senza ballottaggio. La sfida principale è tra il presidente uscente Francesco Acquaroli, esponente di Fratelli d’Italia e vicino alla premier Giorgia Meloni, e lo sfidante Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico ed ex sindaco di Pesaro, sostenuto dal “campo largo” del centrosinistra che comprende anche il Movimento 5 Stelle. Sul voto pesa l’incognita affluenza: nella precedente tornata regionale si fermò al 59,75%, con picco a Pesaro (62,27%) e minimo a Macerata (56,60%). In lizza anche Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare), Francesco Gerardi (Forza del Popolo), Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano) e Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione). Cinque anni fa Acquaroli ottenne il 49,13% (361.186 voti), battendo il dem Maurizio Mangialardi (37,2%) e relegando il M5S all’8,6%. Oggi il presidente rivendica di aver invertito la tendenza negativa e migliorato sanità e infrastrutture “in sinergia con il governo”. Ricci punta invece a rilanciare l’economia e a riformare il sistema sanitario, promuovendo un programma chiamato “Un Cambio di Marche”. Election day anche in Valle d’Aosta, dove oltre 103mila cittadini sceglieranno il nuovo Consiglio regionale e, in 65 dei 74 comuni, anche i sindaci, compresa Aosta. Qui il centrodestra punta a un risultato storico ma dovrà confrontarsi con l’Union Valdôtaine, rafforzata dalla recente riunificazione del movimento autonomista. Il sistema elettorale valdostano, di tipo proporzionale, prevede che il presidente della Regione sia eletto dall’assemblea regionale dopo la formazione di una maggioranza. Possibile anche l’assegnazione di un premio di maggioranza a chi supera il 42% dei consensi, obiettivo dichiarato del centrodestra che alle europee 2024 aveva sfiorato questa soglia con il 41,01%, in assenza però dell’Uv.

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