”La missione va avanti verso Gaza, non abbiamo avuto defezioni, navighiamo in acque internazionali nella totale legalità, questa è la nostra responsabilità”. Lo ha affermato Maria Elena Delia, portavoce della Flotilla, prima di incontrare la segretaria del Pd, Elly Schlein. Quanto alle affermazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, Delia si è limitata a dire: ”Non ricordo”. Altre due barche si uniscono alla flotta della Global Sumud Flotilla, che si trova ora a 366 miglia nautiche da Gaza e stima di arrivare nella zona “ad alto rischio” tra due giorni. “La flotta Global Sumud Flotilla sta crescendo – si legge nell’ultimo aggiornamento Telegram – Le nostre navi principali, Ohwayla e All in, sono ora a soli 366 miglia nautiche da Gaza, con un arrivo stimato tra 3 e 4 giorni. La nostra flotta conta ora 44 imbarcazioni, rafforzata dal recente lancio di due nuove barche dirette verso la flotta. Tra soli due giorni, la flottiglia entrerà nella zona ad alto rischio. La nostra determinazione è assoluta, ma questo è il momento in cui la vostra vigilanza globale e solidarietà sono più necessarie. Unisciti a noi. Ferma il genocidio. Tieni gli occhi su Gaza”. La flotta della Global Sumud Flotilla si trova ora a 366 miglia nautiche da Gaza e stima di arrivare nella zona ad alto rischio tra due giorni. “La flotta Global Sumud Flotilla sta crescendo – si legge nell’ultimo aggiornamento telegram – Le nostre navi principali, Ohwayla e All in, sono ora a soli 366 miglia nautiche da Gaza, con un arrivo stimato tra 3 e 4 giorni. La nostra flotta conta ora 44 imbarcazioni, rafforzata dal recente lancio di due nuove barche dirette verso la flotta. Tra soli due giorni, la flottiglia entrerà nella zona ad alto rischio. La nostra determinazione è assoluta, ma questo è il momento in cui la vostra vigilanza globale e solidarietà sono più necessarie. Unisciti a noi. Ferma il genocidio. “Giovedì 2 ottobre dalle ore 21.00 la rete delle operatrici e degli operatori sanitari #DigiunoGaza promuove un flash mob in 100 ospedali di tutta Italia per “esprimere solidarietà al popolo palestinese, condannare il genocidio in corso e ricordare i 1.677 sanitari uccisi a Gaza”. “Invitiamo tutto il personale sanitario, cittadini, associazioni e chiunque voglia opporsi a questa barbarie – si legge sul sito – ad aderire al flash mob portando davanti all’ospedale della propria città o dove lavora torce, lampade, lumini, candele o anche solo il proprio cellulare. Alle ore 21 accenderemo tutti insieme, in tutta Italia le nostri fonti di luce per illuminare simbolicamente la notte di Gaza e per ricordare gli oltre 60mila palestinesi uccisi in questi ultimi due anni dall’esercito israeliano, tra cui 1.677 sanitari i cui nomi ricorderemo in una lettura collettiva durante il flash mob”. Per aderire al flash mob, la rete #DigiunoGaza invita a “compilare il modulo online indicando l’ospedale dove vi recherete. Se l’ospedale non è presente nel modulo è possibile aggiungerlo selezionando la voce ‘Ospedale non presente in lista’. Se nell’ospedale selezionato o inserito manualmente non si svolgerà il flash mob perché non ha raggiunto un numero idoneo di adesioni avviseremo via email le persone registrate”. Il flash mob ‘Luci sulla Palestina – 100 ospedali per Gaza’ è promosso dalla rete #DigiunoGaza, ma a livello locale, sottolinea la rete, “l’organizzazione e la gestione sono delle persone volontarie (personale medico e non solo) che si offrono di organizzare, oltre che di partecipare, al flash mob affiancando – quando è presente – il gruppo locale di #DigiunoGaza”.