Nel biennio 2022-2023 il Lazio conferma un aumento dei reati denunciati, superando i livelli pre-pandemia. Roma, da sola, rappresenta oltre l’80% dei casi regionali, posizionandosi come seconda città in Italia per numero di reati denunciati, dopo Milano. I dati emergono dal rapporto “La criminalità nel Lazio”, presentato nella sede della Regione Lazio dai curatori Edoardo Levatini e Vincenzo Rosario Spagnolo, alla presenza della vicepresidente regionale Roberta Angelilli e della presidente della Commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo. Nel 2022 in Lazio sono stati registrati 275.323 reati, pari a 17.111 denunce ogni 100mila abitanti. L’anno successivo, il numero è salito a 303.100, con 18.296 denunce ogni 100mila abitanti, segnando un incremento del 14,37% rispetto al 2019. Roma, da sola, nel 2023 ha registrato 256.832 denunce, con un tasso di 6.071 reati ogni 100mila abitanti, in netto aumento rispetto all’anno precedente. A incidere maggiormente sul dato sono i reati predatori, truffe, furti e episodi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, evidenziando una pressione crescente sulla sicurezza urbana. Il rapporto sottolinea come la Capitale rappresenti il cuore del fenomeno criminale regionale, richiedendo interventi mirati di prevenzione e maggiore coordinamento tra forze dell’ordine e istituzioni locali per arginare il fenomeno.






