lunedì, Settembre 29, 2025

Santa Palomba, tredici querele sul maxi-inceneritore: Ad Ardea e Pomezia i residenti hanno organizzato presidi e raccolte firme

Ad Ardea e Pomezia i residenti hanno organizzato presidi, raccolte firme e manifestazioni per chiedere lo stop immediato del progetto. Le associazioni denunciano rischi per la salute pubblica, l’inquinamento atmosferico e l’impatto sull’ambiente circostante, soprattutto considerando la vicinanza di aree residenziali e agricole. Non solo proteste simboliche: i comitati hanno anche presentato ricorsi al TAR del Lazio, puntando a bloccare l’iter autorizzativo dell’opera. L’obiettivo è sottoporre a revisione legale la procedura di assegnazione e le nomine dei dirigenti comunali, ritenuti non adeguati alle funzioni di legge secondo le querele depositate alla Procura di Roma e alla Corte dei Conti. Le amministrazioni locali restano al centro della contesa. Da Ardea, alcuni consiglieri comunali hanno espresso preoccupazione per l’impatto ambientale e urbanistico della struttura, mentre a Pomezia si sottolinea il rischio di un carico aggiuntivo di rifiuti su un territorio già fortemente antropizzato. Il maxi-inceneritore, del valore di 7,4 miliardi di euro, rimane quindi un progetto strategico per il piano rifiuti della Capitale, ma il clima è teso: tra querele, ricorsi, proteste e presidî, l’iter appare tutt’altro che lineare e rischia di allungarsi ulteriormente, mentre cittadini e comitati continuano a chiedere trasparenza, sicurezza e tutela ambientale.

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