martedì, Settembre 30, 2025

Operazione “Mandorla”: sequestri per 3,7 milioni nel Lazio

Le società intestate a teste di legno, dei prestanome. Dietro però c’era una famiglia cinese che in realtà era la mente del sistema illecito e anche la proprietaria di sei punti vendita dislocati in tutto il Lazio, utilizzati per mettere in piedi la mega frode ai danni del fisco.
L’ambito è quello della grande distribuzione nel settore dell’abbigliamento, dei prodotti per la casa e la persona. Un esempio di ingegneria evasiva. è stata definita dal nucleo di polizia economico finanziaria di Viterbo che ha eseguito le indagini sotto il coordinamento della procura di Velletri. L’operazione, ribattezzata “Mandorla”, ha portato a scoprire il meccanismo fraudolento basato sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti, per non versare l’Iva, e sull’impiego di lavoratori in nero, per non pagare i contributi. Anche i distacchi di personale, messi a bilancio, per far figurare costi mai sostenuti, erano falsi. Risparmi illeciti che consentivano agli imprenditori di vendere la merce a prezzi più bassi.
6 gli indagati e decine di perquisizioni fino al sequestro preventivo di beni per quasi 4 milioni di euro. Immobili, quote societarie, denaro, anche in contante, oltre 350mila euro.
Il sospetto che i negozi fossero solo una copertura, attività dove in realtà riciclare proventi illeciti.

Articoli correlati

Ultimi articoli