Santa Marinella, bufera in Noi Moderati: Fratelli d’Italia difende Patrizia Befani

Clima agitato all’interno del circolo cittadino di Noi Moderati dopo le dimissioni da commissario straordinario di Patrizia Befani, ex consigliera di maggioranza passata da mesi tra i banchi dell’opposizione. La miccia è stata accesa da una nota diffusa due giorni fa dal neo coordinatore locale del partito, Gian Piero De Angelis, che ha annunciato la sospensione della Befani in attesa di chiarimenti sulle indiscrezioni circa una sua possibile adesione ad altre forze del centrodestra. Parole che hanno immediatamente sollevato reazioni, in particolare da parte di Fratelli d’Italia, che ha deciso di prendere posizione a difesa della consigliera. «In merito al comunicato diffuso alla stampa dal sig. Toppi di Noi Moderati, relativo a presunti movimenti sotterranei della consigliera Patrizia Befani finalizzati a un cambio di collocazione politica – si legge nella nota del gruppo dirigente di FdI, a firma del capogruppo Ilaria Fantozzi, del coordinatore territoriale Giampiero Rossanese, del direttivo del circolo e dei tesserati – non crediamo che la Befani, donna di lunga esperienza politica e più volte chiamata a rappresentare i cittadini, possa cadere in una simile ingenuità politica». FdI sottolinea di avere rapporti quotidiani e diretti con la consigliera, escludendo manovre occulte o scorciatoie destabilizzanti: «Pur non avendo condiviso in passato tutte le sue scelte, riconosciamo in lei una piena consapevolezza dei ruoli e dei pesi politici all’interno della coalizione». Un eventuale cambio di casacca, sostengono i meloniani, rischierebbe infatti di «minare la compattezza del centrodestra, che oggi invece si distingue per coesione e unità d’intenti». La nota si chiude con un invito alla chiarezza: «Ribadiamo la nostra fiducia nella correttezza e nella trasparenza dei rapporti interni e invitiamo chiunque ad assumere posizioni chiare e verificabili, evitando insinuazioni mediatiche che rischiano di creare tensioni non fondate e di minare il clima positivo costruito finora».