sabato, Novembre 22, 2025

Flotilla per Gaza, Israele intercetta la nave Alma: iniziato l’abbordaggio, fermato l’equipaggio

Le forze israeliane sono salite a bordo della nave Alma, parte della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. Lo riferiscono gli attivisti della spedizione, secondo cui l’imbarcazione era stata tra le prime a essere isolata e privata delle comunicazioni. “L’abbordaggio è iniziato”, hanno fatto sapere, aggiungendo che “venti imbarcazioni si stanno muovendo verso di noi, alcune sono interne alla Flotilla e non conosciamo le loro intenzioni”. Gli attivisti ribadiscono la natura pacifica della missione: “Continuiamo la rotta verso Gaza per rompere il blocco navale, aprire un corridoio umanitario permanente e affermare il diritto all’esistenza del popolo palestinese”. E avvertono: “Potremmo perdere la connessione a breve”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto al Tg1, ha confermato di aver dato mandato all’ambasciata italiana a Tel Aviv e ai consolati di “assistere tutti i nostri connazionali che verranno condotti probabilmente nel porto di Ashdod. Saranno poi espulsi e riportati in Europa”. Tajani ha precisato che “l’abbordaggio da parte degli israeliani era previsto” e ha sottolineato che “l’importante è che non ci siano azioni violente”. “State entrando in una zona di guerra attiva. Se cercherete di forzare il blocco navale, bloccheremo e confischeremo le vostre imbarcazioni e sarete ritenuti pienamente responsabili delle vostre azioni”: è il messaggio che l’esercito israeliano ha trasmesso telefonicamente agli attivisti della Global Sumud Flotilla poco prima dell’abbordaggio. Il video è stato registrato a bordo di una imbarcazione e condiviso sui social network della Gsf, accompagnato dal messaggio “Israele sta per compiere un nuovo crimine di guerra”.  Gli attivisti, nella stessa registrazione condivisa, rispondono affermando: “Voi dite che entriamo in una zona di guerra attiva, noi diciamo che stiamo per entrare in una zona in cui vengono commessi crimini di guerra. Questo è contro il diritto internazionale. Ancora una volta ripetiamo che la Corte internazionale di giustizia tra le sue misure provvisorie ha previsto che ogni tentativo di fermare operazioni umanitarie dentro Gaza è proibito dal diritto internazionale e configura un atto di genocidio. La Corte penale internazionale ha emesso un ordine di cattura per il primo ministro Benjamin Netanyahu per aver usato la fame come arma di guerra contro persone e bambini”. Hanno detto ancora: “E’ nostro dovere respingere chiunque cerchi di controllare gli aiuti o i confini di Gaza. Non vi riconosciamo come attori legittimi nel controllo degli aiuti umanitari. Vi diffidiamo dal commettere un altro crimine di guerra”.

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