I Carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini dopo la caduta, ieri mattina, di un T-260-B dell’Aeronautica Militare nei cieli sopra Sabaudia, nel cuore del Parco Nazionale del Circeo. Una prima informativa è già stata trasmessa sia alla Procura di Latina sia alla Procura militare, mentre la Commissione tecnica dell’Aeronautica è al lavoro per determinare le cause dell’incidente: un possibile guasto improvviso, un errore umano o un malore dei piloti, tutte ipotesi ancora aperte. L’aereo era decollato alle 8.00 dall’aeroporto militare Comani di Latina per un normale volo di addestramento. Il contatto radio previsto dopo mezz’ora non è mai avvenuto. Testimoni oculari hanno descritto l’aereo in caduta “a candela”, cioè verticale, come se fosse incontrollabile e bloccato. I rottami sono stati rinvenuti in una zona boschiva e disabitata, dove i soccorritori hanno dovuto usare motoseghe per raggiungere il punto dell’impatto. Nel biposto hanno perso la vita il pilota istruttore Simone Mettini, comandante del 70° Stormo di Latina, e il giovane allievo Lorenzo Nucheli, che era ai comandi come previsto dalle procedure di addestramento. Le condizioni atmosferiche erano ottimali: cielo cavok, visibilità perfetta e assenza di vento o fenomeni improvvisi. Questo elemento esclude al momento problemi legati al meteo, concentrando l’attenzione su possibili fattori tecnici o umani. Le autorità stanno ricostruendo la sequenza del volo e analizzando ogni elemento utile: Controllo dei registratori di bordo, Verifica della manutenzione del velivolo, Raccolta delle testimonianze oculari, Analisi delle procedure di addestramento seguite durante il volo. Tutto è volto a chiarire se l’incidente sia stato causato da un guasto improvviso, da un errore umano o da un malore improvviso dei piloti. Il punto di caduta si trova all’interno del Parco Nazionale del Circeo, in una zona remota. Questo ha permesso di evitare danni a persone o strutture, ma ha reso più difficoltose le operazioni di soccorso e recupero. Il Parco, noto per la sua vegetazione fitta e i numerosi sentieri boschivi, è un’area in cui l’Aeronautica Militare conduce voli di addestramento proprio per le caratteristiche di isolamento e sicurezza. Il comandante Simone Mettini e l’allievo Lorenzo Nucheli vengono ricordati come servitori dello Stato che hanno sacrificato la vita durante un’attività di addestramento. La loro dedizione rappresenta un richiamo all’impegno quotidiano dei militari e al rischio connesso alla formazione dei giovani piloti. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni con l’analisi tecnica dei rottami e dei sistemi di bordo, per ricostruire in modo dettagliato la dinamica della caduta. Solo dopo sarà possibile chiarire se l’incidente sia stato determinato da fattori tecnici, errori umani o altre circostanze impreviste.