Otto nuove fototrappole sono state installate in questi giorni nel territorio di Cerveteri, per contrastare il fenomeno delle discariche abusive e l’abbandono indiscriminato dei rifiuti. L’iniziativa, resa possibile grazie a un finanziamento di 25mila euro della Città Metropolitana di Roma Capitale, integrato da 3mila euro di fondi comunali, mira a rafforzare il controllo del territorio e a scoraggiare chi viola le regole ambientali. Le apparecchiature, mobili e facilmente trasferibili da un’area all’altra, sono state collocate nei punti più sensibili, individuati grazie alle segnalazioni dei cittadini e ai sopralluoghi della Polizia Locale. «È un traguardo importante – commenta l’assessore all’Ambiente Alessandro Gnazi – raggiunto dopo un lungo lavoro tra Comune e Città Metropolitana. Questi dispositivi non risolvono il problema alla radice, ma rappresentano un deterrente fondamentale contro chi non rispetta il territorio». Le fototrappole, spostabili periodicamente, permetteranno di sorprendere chi pensa di agire nell’impunità. L’amministrazione comunale punta a incrementare presto il numero di dispositivi, creando una rete di controllo sempre più capillare. «Ricordo che l’abbandono dei rifiuti è un reato – aggiunge Gnazi – chi verrà sorpreso sarà segnalato in Procura e perseguito penalmente». Oltre alla repressione, il Comune di Cerveteri investe sulla prevenzione e la sensibilizzazione: lo dimostra il successo della seconda edizione del “Clean-Up Day”, che lo scorso fine settimana ha visto decine di cittadini, famiglie e volontari impegnati a ripulire la spiaggia di Campo di Mare. L’iniziativa ha confermato l’attenzione della comunità sul tema dei rifiuti. Parallelamente, sono in fase di definizione progetti educativi nelle scuole, con l’obiettivo di trasmettere fin da piccoli il valore del rispetto per l’ambiente. «Solo così – conclude l’assessore – potremo sperare in un futuro in cui le fototrappole non saranno più necessarie. Nel frattempo, però, dobbiamo proteggerci con ogni mezzo».