Scoppia la polemica sul servizio di assistenza scolastica OEPAC (Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione) destinato agli alunni con disabilità. I consiglieri comunali Luigino Bucchi, Gianluca Paolacci, Lamberto Ramazzotti ed Emanuele Vecchiotti hanno diffuso una nota durissima in cui denunciano “una situazione inaccettabile che rischia di ricadere sulle famiglie”. Secondo i quattro consiglieri, eventuali riduzioni di orario o tagli al servizio rappresenterebbero “una beffa che non possono pagare le famiglie, né tantomeno i bambini che hanno diritto all’inclusione e all’assistenza prevista dalla legge”. Per questo motivo chiedono che Sindaco e Giunta prendano una posizione chiara e immediata, garantendo la piena copertura del servizio senza riduzioni. La normativa, ricordano, è inequivocabile. La Corte Costituzionale ha stabilito che “i diritti degli alunni disabili hanno un nucleo inviolabile che non può essere sacrificato per motivi di bilancio” (sentenza n. 80/2010). Lo stesso principio è stato ribadito dalle Sezioni Unite della Cassazione (sentenza n. 25011/2014), secondo cui ridurre le ore previste dal PEI (Piano Educativo Individualizzato) equivale a una forma di discriminazione. Anche il Consiglio di Stato, con la recente sentenza n. 1321/2025, ha confermato che “i vincoli economici non possono in alcun modo giustificare tagli al sostegno”. “Le istituzioni devono garantire – concludono i consiglieri – che ogni bambino riceva il supporto necessario per affrontare il percorso scolastico in condizioni di reale uguaglianza. Nessuna logica di risparmio può prevalere sul diritto all’istruzione e all’inclusione”. Una presa di posizione netta, che riaccende il dibattito a Cerveteri su un tema delicatissimo: la tutela dei diritti degli studenti più fragili e la necessità di assicurare continuità e qualità ai servizi educativi comunali.