Esplosioni sono state sentite in diverse città dell’Ucraina occidentale mentre la Russia ha lanciato un attacco su larga scala con droni. Lo scrive The Kyiv Independent su X. Tra le città colpite Leopoli, Ivano-Frankivsk e, aggiunge Ukrinform, anche Zaporizhzhia. L’Aeronautica Militare ha lanciato l’allarme per l’avvicinamento di droni russi in diverse regioni dell’Ucraina. A Zaporizhzhia una persona è morta e almeno altre nove sono rimaste ferite a seguito degli attacchi congiunti, riporta Ukrinform citando il capo dell’Amministrazione militare regionale Ivan Fedorov. “Una donna è stata uccisa e almeno quattro persone sono rimaste ferite nell’attacco congiunto su Zaporizhzhia”, ha scritto. L’Amministrazione militare regionale di Zaporizhia aveva riferito che alcuni quartieri della città erano rimasti senza elettricità e acqua a causa degli attacchi. Anche una parte di Leopoli è rimasta senza elettricità a seguito di un attacco russo, ha riferito su Telegram il sindaco Andriy Sadovyi. Sadovyi aveva precedentemente affermato che il trasporto pubblico a Leopoli rimane bloccato a causa del massiccio attacco nemico.
La Polonia ha fatto fatto decollare i propri aerei per garantire la sicurezza aerea dopo che la Russia ha lanciato attacchi nella regione ucraina di Leopoli, vicino al confine polacco. “Gli aerei polacchi e alleati stanno operando intensamente nel nostro spazio aereo, mentre i sistemi di difesa aerea e di ricognizione radar basati a terra hanno raggiunto il massimo livello di prontezza operativa” ha dichiarato il Comando operativo delle Forze armate polacche in un post su X dove si parla di azioni “di natura preventiva” che “mirano a proteggere lo spazio aereo e i cittadini, soprattutto nelle aree adiacenti alla regione minacciata”. “A Shostka, nel distretto di Shostka, in altri distretti della regione di Sumy, nei distretti della regione di Cernihiv e nella regione di Donetsk, la situazione elettrica rimane difficile dopo gli attacchi, ma si sta facendo ogni sforzo per ripristinare la fornitura di energia elettrica, il che significa anche ripristinare l’approvvigionamento idrico e le normali comunicazioni”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. “Oggi ho firmato diverse nuove decisioni sanzionatorie” contro Mosca e “ci aspettiamo che le nostre sanzioni siano sincronizzate con quelle dei nostri partner. Attendiamo inoltre con ansia le nuove sanzioni dell’Ue – il 19simo pacchetto – e le relative misure da parte degli Stati Uniti. La Russia ignora o respinge letteralmente ogni opportunità che ci permetterebbe di porre fine alla guerra e garantire la sicurezza. Putin vuole combatterla e farlo esattamente in questo modo: con metodi terroristici, metodi spregevoli. La Russia deve pagarne le conseguenze. Europa, America, G7 e G20 hanno il potere di affrontare qualsiasi terrorista. E lo faranno”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. “Credo che non ci siano rischi per l’Italia” per quanto riguarda l’arrivo di eventuali droni, “anche se noi abbiamo una difesa aerea altamente qualificata che fa parte del sistema Nato: eventuali intrusi che avessero cattive intenzioni verrebbero abbattuti. Ma non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale, è soltanto per testare le reazioni dell’Occidente della Nato, dei diversi paesi europei”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine del Festival nazionale dell’economia civile in corso a Firenze “Non bisogna cadere nelle provocazioni, ma far capire a Putin che non è questa la strada da seguire e che l’Europa è in grado di proteggere i propri cittadini”, ha spiegato Tajani. “Ma ripeto, non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale. Bisogna sempre essere molto prudenti – ha concluso Tajani – Queste cose ci sono sempre state, questi tentativi di verificare le relazioni, lo faceva il mondo sovietico, lo faceva l’ex Jugoslavia, quindi lo dico per esperienza diretta”. Il gruppo G7+ ha convocato una riunione di emergenza oggi in risposta ai crescenti attacchi della Russia agli impianti energetici dell’Ucraina in vista della stagione invernale. Lo ha annunciato il ministero dell’Energia di Kiev, come riportano i media ucraini. Il gruppo di coordinamento energetico G7+ in Ucraina è stato istituito nel novembre 2022 per facilitare il sostegno alle infrastrutture energetiche di Kiev di fronte agli attacchi russi nel primo anno di guerra su vasta scala.
Il ministero dell’Energia ha dichiarato che all’incontro di oggi hanno partecipato rappresentanti di oltre 100 nazioni e organizzazioni internazionali. Tra i partecipanti figurano, tra gli altri, Stati Uniti, Canada, Germania, Francia, la Commissione Europea e il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp).
L’incontro urgente ha fatto seguito a un attacco russo su larga scala, avvenuto due giorni fa e che ha preso di mira le infrastrutture petrolifere e del gas dell’Ucraina. Serhii Koretskyi, Ceo di Naftogaz (la piu’ grande compagnia petrolifera e del gas statale ucraina), ha dichiarato che l’attacco ha segnato “il piu’ massiccio raid della Russia alle nostre infrastrutture di produzione del gas dall’inizio della guerra su vasta scala”.






