Potrebbe essere l’anno delle scoperte che hanno rivoluzionato la lotta all’obesità: la ricerca sull’ormone GLP-1, alla base dei farmaci anti-fame come l’Ozempic, è data tra le favorite per il Premio Nobel per la Medicina, che apre oggi a Stoccolma la stagione delle onorificenze. Tra i candidati possibili figurano anche i giapponesi Kenji Kangawa e Masayasu Kojima, che hanno individuato la grelina, l’ormone che stimola l’appetito, e il canadese John E. Dick, per i suoi studi pionieristici sulle cellule staminali della leucemia. David Pendlebury, del centro analitico Clarivate, scommette sulla biochimica tedesca Andrea Ablasser, il virologo americano Glen N. Barber e lo scienziato sino-americano Zhijian James Chen per le ricerche sulla via “cGAS-STING”, un meccanismo chiave dell’immunità innata. Ma il Nobel 2025 rischia di essere segnato anche dalle preoccupazioni per i tagli alla ricerca negli Stati Uniti. Dall’inizio dell’anno i National Institutes of Health (NIH) hanno cancellato oltre 2.100 progetti per un valore di circa 9,5 miliardi di dollari. “Riducendo i fondi, gli Stati Uniti mettono in pericolo la loro leadership scientifica mondiale”, ha avvertito Hans Ellegren, segretario generale dell’Accademia reale svedese delle scienze. Dopo la medicina, i Nobel proseguiranno con la Fisica martedì – dove spicca il nome del britannico John B. Pendry per i suoi studi sui metamateriali e la “mantella dell’invisibilità” – seguiti dalla Chimica mercoledì, dalla Letteratura giovedì e il premio Nobel per la Pace venerdì. Il ciclo si chiuderà con il premio per l’Economia il 13 ottobre. Ogni Nobel prevede una medaglia d’oro, un diploma e un assegno da 11 milioni di corone svedesi, circa un milione di euro.
Al via settimana dei premi Nobel, dal Premio per la Medicina a quello per la Pace
