lunedì, Ottobre 6, 2025

Scritta shock sulla serranda di un panificio kosher a Roma, indaga la polizia

Una scritta antisemita shock è apparsa all’alba di oggi sulla serranda di un panificio kosher in zona Marconi, nel cuore del quartiere romano. In caratteri neri e ben visibili, la frase “Ebrei di m* bruciate tutti**” ha immediatamente destato sdegno e paura tra i residenti e i titolari dell’attività, punto di riferimento storico per la comunità ebraica della zona. A scoprire la scritta sono stati i dipendenti del forno, arrivati come ogni mattina intorno alle 6 per iniziare la giornata di lavoro. “Non riuscivamo a credere ai nostri occhi – racconta uno di loro –. È una ferita al cuore per tutti, non solo per noi ebrei. Ci sentiamo colpiti come persone, non solo come comunità”. Immediata la chiamata al 112, con l’intervento di una pattuglia della Polizia di Stato che ha transennato l’area e avviato gli accertamenti. Gli investigatori della Digos e del Commissariato San Paolo hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza dei locali e degli esercizi vicini per individuare eventuali responsabili. Secondo le prime ricostruzioni, la scritta sarebbe stata realizzata nella notte, probabilmente da una sola persona. Nel frattempo, l’Ufficio Decoro di Roma Capitale è intervenuto per cancellare l’insulto, restituendo in poche ore la normalità alla via, ma il segno dell’odio resta profondo. Durissime le reazioni dal mondo politico e istituzionale. “Parole orrende, indegne – ha dichiarato Nicola Zingaretti, capodelegazione del PD al Parlamento europeo –. Ogni episodio di antisemitismo è un attacco alla nostra civiltà democratica. Massima solidarietà ai titolari del panificio e alla comunità ebraica romana”. Solidarietà è arrivata anche da diversi esponenti del Campidoglio e dalle associazioni antifasciste, che parlano di “un gesto vile e inaccettabile”, chiedendo una risposta ferma contro ogni forma di intolleranza. L’episodio di oggi si aggiunge purtroppo a una serie di scritte e minacce di matrice antisemita comparse negli ultimi mesi nella Capitale, a dimostrazione di un clima preoccupante che non accenna a spegnersi. Gli inquirenti stanno ora valutando se si tratti di un gesto isolato o parte di una campagna di odio organizzata.

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