mercoledì, Ottobre 8, 2025

Caso Shiff non fu nonnismo, tutti assolti gli allievi dell’aeronautica di Latina

Tutti assolti perché il fatto non sussiste. È la sentenza pronunciata dal giudice monocratico del tribunale di Latina, Mario La Rosa, nel processo che vedeva otto ex allievi piloti dell’aeronautica militare accusati di violenza privata e lesioni ai danni dell’allora collega Giulia Schiff, per i quali il pubblico ministero Antonio Sgarrella chiedeva la condanna a un anno di reclusione ciascuno. I fatti risalgono al 2018, quando si tenne il cosiddetto “battesimo del volo” della giovane all’aeroporto militare “Enrico Comani”, sede del 70° Stormo di Latina. Un rito in cui, secondo l’accusa, Giulia Schiff fu colpita con decine di frustate con dei fuscelli, ma anche spinta contro l’ala di un aereo e, infine, gettata in una piscina. La donna infatti aveva denunciato di essere stata costretta a colpire con la testa l’ala di un aereo e di aver subito – oltre alle violenze “rituali” dell’iniziazione – atteggiamenti sessisti, ma anche lettere di biasimo, richiami e punizioni, conclusi con l’abbandono della scuola per diventare pilota militare. Nel gennaio 2017 la ragazza, allora 20enne, aveva vinto il concorso per l’ammissione come allieva ufficiale di complemento dell’Aeronautica, entrando all’Accademia di Pozzuoli, e compiendo il tirocinio alla Scuola di volo a Latina. Qui sarebbero avvenuti gli episodi di nonnismo, in particolare dopo la prova di abilitazione avvenuta il 7 aprile, e che la giovane ha documentato con filmati, girati e diffusi dagli stessi allievi. Coinvolta suo malgrado nel “battesimo del volo”, si vede la ragazza venire gettata a forza con la testa contro un’ala di aereo nel giardino della scuola, poi gettata in una piscina. Al rientro a Pozzuoli, dopo le sue proteste, sarebbero iniziate le punizioni, con tre lettere di biasimo, un rimprovero e sessanta turni di consegna, fino all’espulsione, avvenuta il 6 settembre 2018. Atti di violenza secondo l’accusa, ma non per il giudice del palazzo di giustizia pontino. Il reato di lesioni, infatti, è stato derubricato in percosse e non procedibile per tardività della querela. “Un’assoluzione nel nome dell’aeronautica militare” le parole utilizzate dall’avvocato dello Stato Maurizio Greco. “Abbiamo trovato un giudice estremamente equilibrato, e che ha guardato l’istruttoria dibattimentale, e non certo quella che è stata l’accusa” ha detto invece l’avvocato Michela Scafetta, una dei legali del collegio difensivo. “Siamo tutti molto soddisfatti, e parlo a nome di tutti colleghi. I ragazzi sono sempre stati sereni rispetto a quello che era successo: certo, erano un po’ preoccupati, ma l’aeronautica è sempre stata loro molto vicino”. “Le sentenze si rispettano” il commento, infine, dell’avvocato Massimo Strampelli, legale di Giulia Schiff. “Evidentemente, il tribunale ha ritenuto che questo rito presentasse i crismi della liceità, sostanzialmente confermando ciò che aveva già valutato la commissione d’inchiesta dell’aeronautica militare”.

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