martedì, Ottobre 7, 2025

Scontri dopo corteo pro Plestina: arresti convalidati, ma i manifestanti tornano liberi

Il tribunale di Roma ha convalidato i due arresti effettuati durante gli scontri con le forze di polizia al termine del corteo pro Palestina. Gli incidenti si sono verificati nel quartiere Esquilino, con lancio di bottiglie, fumogeni e cassonetti contro i contingenti di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia penitenziaria. Un’auto civetta delle forze dell’ordine è stata incendiata in via dello Statuto. Le due udienze di convalida si sono svolte in aule separate. Il primo arresto è stato convalidato e il giudice monocratico non ha disposto nessuna misura cautelare, rimettendo in libertà l’arrestato, in quanto incensurato. Il pubblico ministero aveva richiesto l’obbligo di dimora nel comune di Padova. Convalida senza misure anche per l’altro arrestato, originario di Bologna. I processi per entrambi gli indagati sono stati fissati per i mesi di aprile e maggio. Il primo giovane, di diciannove anni, è stato fermato nella zona di via Merulana. Il secondo, accusato di aver lanciato bottiglie e una sedia contro le forze dell’ordine, è stato bloccato in via Santa Croce in Gerusalemme. Al bar dello Statuto, nel quartiere Esquilino, nella tarda serata di sabato circa trenta persone, con il volto coperto da caschi e armate di bastoni, hanno fatto irruzione nel locale, aggredendo alcuni avventori. Secondo le prime ricostruzioni della polizia, che indaga sull’episodio, le vittime sarebbero stati manifestanti di ritorno dal corteo, riconoscibili per l’uso della kefiah o per le bandiere della Palestina. Il gruppo si è dileguato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Non si esclude una ritorsione politica. Poco più tardi, nella notte, sulla saracinesca di un panificio kosher in zona viale Marconi, ignoti hanno scritto la frase “Ebrei di m… bruciate tutti”. Il graffito è stato rimosso questa mattina. Sono in corso le indagini per identificare l’autore del gesto. Sempre questa mattina, un’altra scuola si è unita alle occupazioni in solidarietà alla Palestina. Gli studenti del liceo scientifico Tullio Levi Civita, nel quartiere Prenestino, hanno occupato l’istituto, portando a cinque il numero delle scuole che si sono mobilitate a Roma dall’inizio delle lezioni. L’occupazione segue quelle già avvenute all’istituto CineTv Rossellini, al liceo Cavour e ai licei Socrate di Roma e Picasso di Pomezia.

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