mercoledì, Ottobre 8, 2025

Civitavecchia crocevia del narcotraffico: doppia operazione di Carabinieri e Polizia, arresti e sequestri tra porto e città

Civitavecchia torna al centro delle cronache giudiziarie come snodo strategico nel traffico di droga che attraversa il Paese. Le recenti indagini delle forze dell’ordine confermano il ruolo delicato del porto cittadino nei collegamenti tra la penisola e la Sardegna, spesso sfruttato dalle organizzazioni criminali per il passaggio di sostanze stupefacenti. L’ultima operazione in ordine di tempo è quella dei Carabinieri, denominata “Termine”, un’inchiesta partita dalla Sardegna che ha coinvolto oltre quattrocento militari impegnati contemporaneamente in diverse regioni italiane. Il bilancio parla di più di sessanta persone indagate, settantuno provvedimenti eseguiti tra misure cautelari e notifiche, e decine di perquisizioni da Nord a Sud del Paese. L’eco dell’indagine è arrivata fino a Civitavecchia, dove nella mattinata di lunedì sono state fermate due persone di origine sarda: un uomo residente da anni in città e un autotrasportatore intercettato al porto mentre sbarcava da un traghetto proveniente dall’isola. Un dettaglio che conferma ancora una volta la centralità dello scalo civitavecchiese, punto di passaggio obbligato tra Sardegna, Spagna e il resto della penisola, spesso al centro di flussi sospetti di merci e droga. Parallelamente, anche la Polizia di Stato ha portato a termine una distinta ma significativa operazione di contrasto al narcotraffico lungo il litorale romano e nelle periferie della Capitale, con il sequestro di oltre venti chili di sostanze stupefacenti. Nel corso dei controlli, gli agenti del commissariato di Civitavecchia hanno rintracciato un uomo condannato in via definitiva a oltre quattro anni di reclusione per reati legati alla droga, trasferendolo nel carcere di Borgata Aurelia. Due inchieste parallele, dunque, che tracciano lo stesso scenario: Civitavecchia rimane un crocevia nevralgico nei traffici di droga tra il Centro Italia e le isole, una realtà che le forze dell’ordine monitorano con crescente attenzione.
Nonostante i successi investigativi e i numerosi arresti, il fenomeno mostra ramificazioni profonde e diffuse, a conferma della necessità di un’azione costante e coordinata per difendere uno dei porti più importanti e strategici del Mediterraneo.

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