È finita la latitanza di Massimo Nicoletti, figlio di Enrico Nicoletti, storico cassiere della Banda della Magliana. Il 61enne, irreperibile da luglio, è stato arrestato dai carabinieri della stazione Roma Ponte Milvio e del nucleo operativo della compagnia Roma Trionfale. Nicoletti è stato individuato nella serata di ieri in un appartamento nel quartiere Tor Tre Teste, alla periferia est della Capitale. Il suo nome compare tra gli indagati dell’inchiesta “Assedio” condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia, che aveva portato all’emissione di 12 ordinanze cautelari dopo la decisione della Corte di Cassazione. Tra i destinatari del provvedimento anche Nicoletti, che però si era sottratto alla cattura la scorsa estate. Secondo le indagini, il 61enne era specializzato nei prestiti a usura ed era già emerso in precedenti inchieste insieme al fratello Antonio “Tony” Nicoletti, considerato ai vertici di un cartello criminale attivo nella Capitale e collegato ai clan d’Amico-Mazzarella di Napoli e alle cosche di ’ndrangheta Mancuso e Morabito-Mazzaferro. Conosciuto negli ambienti criminali con il soprannome di “Barba”, Massimo Nicoletti aveva precedenti per traffico di droga, estorsione e usura. Nel 2017 gli era stato sequestrato un patrimonio di circa cinque milioni di euro, comprendente 42 immobili, tra cui 13 villini e 29 box, situati a Vermicino, periferia est di Roma.