domenica, Dicembre 7, 2025

Regina Coeli, crolla una parte del tetto, non ci sono feriti

E’ crollata da circa venti metri di altezza una porzione del tetto del carcere romano di Regina Coeli. All’interno del penitenziario non risulterebbero esserci feriti, ma una parte della struttura non è agibile. La notizia è stata data dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria il cui capo, Stefano Carmine de Michele, si è subito recato nell’istituto di pena per valutare “necessari e urgenti provvedimenti da adottare per fronteggiare l’improvvisa situazione d’emergenza che si è venuta a creare.” La parte di tetto caduta, di un’ampiezza di un metro per un metro, si è staccata dalla cupola del carcere ed è crollata a terra. I vigili del fuoco sono intervenuti per delimitare l’area ed effettuare le verifiche del caso. Una parte dei detenuti delle sezioni interessate dal crollo dovrà essere sfollata. Lo afferma il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro. La cupola della seconda rotonda, spiega Delmastro “è crollata improvvisamente – e in termini non prevedibili – a causa di una tarmatura delle travi interne, già indebolite dall’umidità, non rilevabile. Il carcere è in sicurezza sotto tutti i profili”. Sul luogo, prosegue, “è già presente anche la ditta a cui verranno affidati i lavori in somma urgenza, la quale sta già facendo i primi rilievi tecnici. Le autorità presenti stanno già affrontando anche le misure per l’interdizione dell’area e lo sfollamento dei detenuti delle sezioni interessate che avverrà in data odierna, a seguito dell’individuazione delle strutture che li accoglieranno”. “Il crollo di una parte del tetto a Regina Coeli è avvenuto fortunatamente senza conseguenze per il personale e i detenuti. Si stima lo sfollamento di circa 300 detenuti, in attesa della verifica di agibilità della restante struttura da parte dei vigili del fuoco”. Così il segretario generale dell’Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria (Osapp), Leo Beneduci. “A Rebibbia, il carcere dove probabilmente saranno allocati i primi detenuti sfollati, una nuova sezione che poteva contenere 400 detenuti non è stata autorizzata: i lavori sono bloccati perché da un lato l’amministrazione non pagava e dall’altro perché i costi erano di molto incrementati, si parla di diversi milioni di euro in più. Il piano carcere non sta andando avanti come si pensava e in questo senso il crollo di Regina Coeli è indicativo a nostro avviso”

Articoli correlati

Ultimi articoli