domenica, Dicembre 7, 2025

Ardea, gli stabilimenti balneari nel limbo: concessioni sospese, canoni non versati e gara pubblica in arrivo

La situazione degli stabilimenti balneari ad Ardea si presenta sempre più complessa e incerta, con nodi amministrativi, giudiziari e finanziari che si intrecciano, creando preoccupazioni tra i gestori e malumore tra i cittadini. Ecco un quadro dettagliato basato sulle ultime vicende.

Concessioni “vecchie” congelate

Il Comune ha deciso di “congelare” l’applicazione della Direttiva Bolkestein fino al 30 settembre 2027, mantenendo nelle mani degli attuali concessionari i lidi e i bar pubblici sul mare, evitando così cambiamenti abrupti. Tuttavia, il sistema delle proroghe automatiche è ormai considerato non conforme alle normative europee, che richiedono procedure ad evidenza pubblica per le concessioni demaniali marittime turistiche.

Stabilimento “sospeso” da anni

Un particolare stabilimento balneare è in attesa da sei anni di risposte dal Comune e dall’Agenzia del Demanio, dopo aver presentato domanda per la definizione agevolata prevista dal Decreto Agosto (per regolarizzare i canoni demaniali arretrati) entro dicembre 2020. Ad oggi il procedimento non è concluso, nonostante una ordinanza del Consiglio di Stato (4 giugno 2025) che impone al Comune e all’Agenzia di chiarire, entro 60 giorni, lo stato della pratica.

Canoni demaniali non pagati

La Guardia di finanza sta indagando su gestori di stabilimenti balneari che non hanno versato i canoni dovuti al demanio per anni, causando un presunto danno erariale al Comune e anche alla Regione. Tra il 2017 e il 2022 molte concessioni risultano con pagamenti irregolari o mancati, mentre i Comuni avrebbero potuto incassare risorse da reinvestire in servizi al territorio.

Accessi alla spiaggia sotto la lente della Regione

Diverse segnalazioni riguardano cancelli, siepi, barriere in consorzi marini che potrebbero limitare l’accesso pubblico alle spiagge. La Regione Lazio ha chiesto chiarimenti urgenti al Comune di Ardea su questi ostacoli. Il sindaco ha risposto che, sebbene l’ingresso in auto sia spesso limitato ai residenti dei consorzi, l’accesso pedonale e quello per disabili sono garantiti; inoltre, non ci sono parcheggi pubblici all’interno dei consorzi marini, essendo aree private.

Le risposte dell’amministrazione

Il Comune ha approvato una delibera che prevede l’avvio di gare pubbliche per l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo, per sostituire il sistema attuale fatto di proroghe. Nel frattempo, i concessionari attivi potranno continuare ad utilizzare le aree demaniali alle condizioni originarie, senza modifiche sostanziali alle concessioni, fino alla conclusione delle gare.

Impatti attuali e futuri

Per gli operatori balneari è forte l’incertezza: chi gestisce stabilimenti in concessione scaduta o contestata è in una situazione precaria, in attesa di capire se potrà mantenere l’attività o rischia di perderla. Dal punto di vista economico, il mancato pagamento dei canoni demaniali rappresenta una perdita per le casse comunali e regionali. Per i cittadini, le questioni legate agli accessi, alla trasparenza e alla regolarità dei gestori minano la fiducia e generano proteste, soprattutto quando l’uso del litorale è percepito come poco equo.

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