Ci sarà un Appello Ter nel processo per il pestaggio contro il musicista Alberto Bonanni, avvenuto il 26 giugno del 2011 al rione Monti, a Roma. Bonanni morì poi nel 2014 dopo 3 anni di coma. I giudici della Quinta sezione penale della Suprema Corte hanno accolto il ricorso presentato dalla difesa di Carmine D’Alise imputato insieme a Massimiliano Di Perna e condannati nell’appello bis lo scorso 19 febbraio rispettivamente a 11 anni e otto mesi e a 9 anni e otto mesi. La procura generale della Cassazione, da parte sua, aveva chiesto il rigetto dei ricorsi. I giudici hanno invece disposto un nuovo processo davanti a una diversa sezione della Corte d’Appello di Roma. Nell’appello bis erano state riconosciute le attenuanti generiche facendo scendere le condanne di primo grado. Per altri due imputati che non hanno presentato ricorso in Cassazione la condanna è invece già diventata definitiva. Tutti erano stati già condannati in via definitiva per tentato omicidio, ma dopo la morte di Bonanni la Procura di Roma aveva riqualificato il fatto contestando l’accusa di omicidio volontario. Il pestaggio avvenne nella notte del 26 giugno del 2011, mentre Bonanni si trovava nella movida del quartiere Monti con alcuni suoi amici quando venne violentemente aggredito e pestato a calci e pugni, finendo in coma.






