lunedì, Dicembre 15, 2025

Cerenova e Campo di Mare soffocano tra roghi tossici: residenti lanciano petizione contro le esalazioni notturne

Non accennano a placarsi le proteste dei residenti di Cerenova e Campo di Mare, alle prese con miasmi insopportabili dovuti ai roghi tossici notturni che da settimane turbano la vita quotidiana. Il fenomeno, ormai ricorrente, continua a generare malcontento e preoccupazione per la salute, tanto che alcuni cittadini hanno deciso di passare all’azione con una petizione popolare. «Chiunque sia coinvolto può firmare al mercato, c’è un banco con dei ragazzi con la maglietta rossa – spiega il signor Leone – più firme raccogliamo e meglio sarà, così poi invieremo una PEC al Comune mettendo in copia consiglieri e polizia locale». Le esalazioni, variabili a seconda della direzione del vento, rendono difficile persino respirare in alcune giornate. «Stasera di nuovo puzza di bruciato – segnala Fabrizio – ma possibile che le istituzioni comunali non riescano a scoprire da dove proviene questo odore fortissimo? Forse non vogliono trovarlo! Non è possibile andare avanti così». La protesta ha trovato eco anche sui social: «Gentile sindaca – scrive una residente sul gruppo Facebook del comitato di zona Cerenova-Campo di Mare – come già fatto presente più volte, desidero nuovamente portare alla sua attenzione un problema che continua a rendere difficile la nostra vita quotidiana: l’odore insopportabile nell’aria. La situazione è diventata davvero insostenibile, a volte è difficile anche respirare. Ci sentiamo trascurati, se non dimenticati. A Marina di Cerveteri deve essere restituita la qualità della vita che ci meritiamo». Nei giorni scorsi, il presidente del comitato, Enzo Musard, ha affrontato la questione con la sindaca Elena Gubetti durante un incontro pubblico sulla sanità. Tra le richieste dei cittadini, quella di effettuare indagini notturne, quando il fenomeno si manifesta con maggiore intensità, per individuare finalmente la fonte dei roghi e porre fine a una situazione che, ormai, è diventata insostenibile per la comunità.

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