Stretta dei Carabinieri contro la cosiddetta “truffa delle tre campanelle”, il gioco d’azzardo illegale che da anni rappresenta una piaga nei luoghi turistici più frequentati della Capitale. Un fenomeno che colpisce soprattutto turisti stranieri, spesso ignari del raggiro, e che continua a essere una delle forme di microcriminalità più diffuse nelle aree monumentali di Roma. Dall’inizio di marzo a oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli nelle zone a maggior affluenza turistica – da piazza Venezia al Colosseo, da via dei Fori Imperiali a Castel Sant’Angelo – portando alla denuncia di 120 persone, alcune delle quali già note alle forze dell’ordine, e all’arresto di diversi soggetti colti in flagranza di reato. Il meccanismo, sempre lo stesso, è quello del gioco truffa delle tre campanelle o tre bicchieri, in cui il malvivente, fingendosi un abile prestigiatore, nasconde una pallina sotto uno dei contenitori, invitando i passanti a indovinare dove si trovi. In realtà si tratta di un raggiro ben organizzato: intorno al “banco” agiscono complici che fingono di vincere per convincere le vittime a scommettere, salvo poi farle perdere puntualmente. Durante le operazioni, i militari hanno sequestrato materiali da gioco, denaro contante e tavolini pieghevoli utilizzati per allestire i banchi mobili. In molti casi, le truffe avvenivano sotto gli occhi di decine di turisti, ostacolando anche la circolazione pedonale e creando disordine nelle aree monumentali. L’attività dei Carabinieri rientra in un piano più ampio di contrasto ai reati predatori e alle truffe ai danni dei turisti, volto a garantire maggiore sicurezza e decoro nei siti più visitati di Roma. “Si tratta di un fenomeno non solo illegale, ma dannoso per l’immagine della città”, spiegano fonti investigative. Le indagini proseguono per individuare eventuali reti organizzate dietro ai gruppi di truffatori, spesso composti da soggetti provenienti da altre regioni o dall’estero che si spostano rapidamente da un punto all’altro della città. I Carabinieri assicurano che la vigilanza resterà alta, con controlli quotidiani per impedire che queste pratiche tornino a proliferare durante la stagione turistica.