Alle elezioni regionali in Toscana sono chiamati al voto 3.007.106 cittadini, circa 22.000 in più rispetto a cinque anni fa. Si vota domenica 12 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 13 ottobre dalle 7 alle 15. I candidati alla presidenza sono: il governatore uscente Eugenio Giani (sostenuto dal “campo largo”), Alessandro Tomasi per il centrodestra e Antonella Bundu per Toscana Rossa. Se nessun candidato supera il 40% al primo turno e si andrà al ballottaggio, alla coalizione vincente spetteranno 23 seggi, mentre almeno 14 saranno garantiti all’opposizione. Presso il seggio gli elettori troveranno una scheda arancione per l’elezione del presidente della Giunta e del Consiglio regionale, che contiene una serie di spazi rettangolari in cui, a sinistra, sono incolonnati i simboli delle liste e, in uno spazio corrispondente, a destra, il nome del candidato-presidente collegato a quelle liste (o anche ad una singola lista). A fianco dei simboli di ciascuna lista sono indicati i candidati consiglieri e accanto una casella per indicare una o due preferenze. Gli elettori possono: votare un candidato Presidente ed una lista ad esso collegata; votare solo per uno dei candidati Presidente; votare solo una lista: in tal caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente ad essa collegato; esprimere un voto disgiunto, ossia votare per un candidato Presidente e per una lista ad esso non collegata. Sono tre i candidati alla presidenza della Regione: Eugenio Giani (centrosinistra), Alessandro Tomasi (centrodestra) e Antonella Bundu (Toscana Rossa). Giani è il governatore uscente, espressione non solo del suo partito, il Pd, ma di tutto il “campo largo”, sostenuto quindi da Avs, Movimento 5 Stelle e dalla lista civica “Casa Riformista”, che include i candidati di Italia Viva, +Europa, Repubblicani e Psi oltre a diversi civici.
Alessandro Tomasi è il sindaco di Pistoia in quota Fratelli d’Italia e anche il coordinatore regionale del suo partito, appoggiato da tutto il centrodestra: quindi anche Forza Italia, Lega, Noi Moderati e dalla lista tutta civica “È ora”.
Antonella Bundu corre invece per riportare la sinistra radicale nel consiglio regionale, dopo 5 anni di assenza. La sua lista è Toscana Rossa, che riunisce Rifondazione comunista, Potere al popolo e Possibile. Per farcela serve superare la soglia di sbarramento che è al 5% (mentre è al 3% per i partiti che fanno parte di una coalizione che ha superato il 10%). Incognita sull’affluenza: dal 95,9% del 1970 si è scesi al minimo storico del 48,28% nel 2015, risalendo poi al 62,6% nel 2020. In totale, i toscani hanno votato undici volte per le regionali. Alle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre in Toscana sono chiamati al voto 3.007.106 cittadini, circa 22.000 in più rispetto a cinque anni fa. Tra gli elettori figurano oltre 17.000 diciottenni al primo voto e circa 203.000 residenti all’estero, pari al 6,75% del totale. Saranno allestiti 3.922 seggi in tutta la regione, 14 in meno rispetto al 2020, con oltre 23.000 persone coinvolte tra presidenti, segretari e scrutatori.